10. JUSTICE, † Semplicemente il disco più tamarro dell'anno, opera di recupero indiscriminato, una valanga di bassi grassi e con un inconfondibile French Touch.
9. BAND OF HORSES, Cease to Begin I Band Of Horses sono tristi e banali, come la vita. E per questo li amo, incondizionatamente. A marzo saranno in tour in Europa. Imperdibili.
8. THE CLIENTELE, God Save the Clientele Le crepuscolari canzoni dei Clientele si muovono in un'atmosfera sospesa tra realtà e sogno, come le giornate di sole e salsedine che hanno accarezzato la mia estate.
7. BEIRUT, The Flying Club Cup La musica dei Beirut lascia in molti perplessi. Poi arrivano i valzer, gocce di pioggia parigina, cerchi di vino sul legno dei tavoli, il cantato solenne di Zach Condon e ogni dubbio svanisce. Talento puro.
6. ISABEL AT SUNSET, Meet The Gang! Lo spassionato ed esplicito tributo ad una delle band più infuenti degli Anni Novanta. Da Parma, un disco pensato con tutto l'amore per la musica dei Pavement.
5. FEIST, The Reminder Il caldo timbro di Feist racconta del gioco dei sentimenti. Per chi ha amato Let It Die, la conferma di un delicato intimismo.
4. JENS LEKMAN, Night Falls Over Kortedala Uno che scrive canzoni così vorresti averlo come amico, più che nelle cuffie del tuo lettore. Per giocare con ironia sulle proprie melancolie e sorridere a ogni inciampo.
3. WILCO, Sky Blue Sky Un disco dalla sincerità disarmante, che racconta una quiete solo apparente. Amarezza, rimpianti e fallimenti che scuotono ad ogni ascolto, anche senza le genialate di Jim O'Rourke.
2. SHOUT OUT LOUDS, Our Ill Wills Il disco più cantato dell'anno. Canzoni dirette come schiaffi ben assestati, Cure come se piovesse e le gambe che non smettono di ballare dall'inizio alla fine.
1. ANDREW BIRD, Armchair Apocrypha Uscito a marzo, è il primo colpo di fulmine dell'anno. Questo disco è la manifestazione evidente di una classe infinita. Scythian Empire la fischietterò da qui all'eternità.
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10. MY AWESOME MIXTAPE, My Lonely and Sad Waterloo Impossibile per me chiudere l'anno senza ricordare con un sorriso questa band che abbiamo visto crescere sotto i nostri occhi. Il 2007 è una promessa da mantenere. (link + mp3 live 1, 2)
9. LUCKY SOUL - The Great Unwanted L'eleganza smagliante di Ali Howard e dei suoi amici in cravatta, per la mia festa ideale, tra Northern Soul e Phil Spector. (link: 1, 2)
8. OF MONTREAL, Hissing Fauna, Are You the Destroyer? Il mio disco filosofico del 2007: psichedelia, glam, riflessioni sulla depressione e pungente disincanto pop.
7. PANTS YELL!, Allison Statton Enigmatici appunti mentali su tristezza e solitudine sulle consuete e scarne jangling guitars del trio di Boston, condite da occasionali arrangiamenti di fiati. Perfetto.
6. SETTLEFISH, Oh Dear! "Oh Dear! non è solo il disco più Pop dei Settlefish, è anche il loro disco più luminoso..." (link + mp3 live: 1, 2)
5. THE CLIENTELE, God Save the Clientele "In queste quattordici canzoni si respira un'aria di rinascita come non mai, [...] un album che riconcilia con il mondo". (link)
4. CATS ON FIRE, The Province Complains Il disco più smithsiano dell'anno. Malinconico e tirato, pieno di scintillanti melodie da cantare anche fuori dalle proverbiali camerette.
3. EX-OTAGO, Tanti saluti Dire che è stato "il disco dell'estate" sarebbe riduttivo. La delirante genialità del quartetto genovese esprime qui finalmente tutte le sue potenzialità. E poi c'è Amato, il più improbabile dance floor anthem mai sentito dalle nostre parti. (link + mp3 live: 1, 2)
2. SHOUT OUT LOUDS, Our Ill Wills "Le canzoni di Our Ill Wills catturano un inestricabile groviglio di sentimenti. Non sono soltanto malinconiche. Trattengono un senso di perdita e distanza, ma lo mettono a fuoco nel momento successivo al puro e semplice dolore, quando le cose tornano a essere affrontate, nel loro dovere e nel loro peso". (link: 1, 2)
1. JENS LEKMAN, Night Falls Over Kortedala L'epigrafe migliore a tutto il mio 2007: "What's broken can always be fixed / what's fixed will always be broken / You put your arms around me". (link: 1, 2)
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Commenti
Pesante l'assenza dei Battles.
;)
Sui Battles: sono riuscito ad ascoltarlo poco ma, come detto, questa non è una classifica dei migliori dischi dell'anno :)
Ombretta: temo di essere uno dei pochi appassionati di indiepop a subire il fashino degli Shins, sorry. Io la buona volontà ce l'ho messa, ma non riesco a ricordarmi proprio niente. Ero anche partito per andarli a vedere dal vivo, ma poi loro all'ultimo avevano cancellato la data. Vabbè, riproveremo.