"Listen to The Boy In The Paisley Shirt by Television Personalities and you'll get a good idea of what we're about": poche parole, ma più che sufficienti, almeno per me. Questo è il manifesto di poetica della Paisley Shirt Records, etichetta con base a San Francisco, attiva sin dal 2013 e guidata da Kevin Linn, che già conosciamo per il suo bel progetto Sad Eyed Beatniks.
La costanza con cui le uscite della Paisley Shirt riescono a catturare la mia curiosità (vedi, per esempio, i recenti Flowertown, The Snogs, Cindy o Burner Herzog) mi spinge a dedicare un post collettivo ad alcune delle ultime e più interessanti novità in catalogo, spesso intrecciate fra di loro, e tutte accomunate da un certo approccio a bassa fedeltà, che però tiene assieme anche melodie e dolcezza.
Katiana Mashikian canta negli April Magazine, suona il basso per Glenn Donaldson nei suoi The Reds, Pinks & Purples e di recente ha collaborato proprio con i Flowertown. Ogni tanto pubblica album solisti su Bandcamp con il nome di Mister Baby, e queste produzioni riflettono il suo lato più lo-fi e sognante, non lontano da un certo stile alla Rose Melberg. Il comunicato che presenta la sua ultima cassetta trova una curiosa formula per descrivere la sua musica: "Sidewalk Pop sounds as if the Marine Girls started making music a decade later: 80s twee with nods to bedroom pop & shoegaze". È evidente che non potevo non innamorarmene a prima vista. Canzoni impalpabili composte spesso soltanto da chitarra e voce, a volte con l'aggiunta di una scarna drum machine o di un glockenspiel, testi che catturano lievi istantanee oniriche, e sul finale una inaspettata cover di Dr. Jones degli Aqua con il featuring di Tony Jay.
A proposito: anche Tony Jay sta per pubblicare un nuovo album, Hey There Flower, in arrivo il prossimo 14 maggio. Nome d'arte di Michael Ramos, pubblica dischi da oltre una decina d'anni ma non si trovano molte altre informazioni su di lui, se non che insieme a Karina Gill dei Cindy ha dato vita ai Flowertown (band grazie alla quale, infatti, l'ho conosciuto). Il suo affascinante suono è scuro senza essere cupo, frugale senza mancare di nulla, meravigliosamente svagato e costantemente "alla deriva". Il primo inevitabile riferimento che viene in mente sono i Velvet Underground epoca Nico, ma si potrebbero immaginare anche delle Shangri-Las passate per la K Records. Del resto l'intenzione dichiarata è quella di creare un "beautifully eerie lo-fi pop". Le atmosfere del nuovo album vengono presentate come l'evocazione di "un confuso ricordo in cui qualche melodia del tuo preferito girl group Anni Sessanta viene perennemente rallentata", e per ribadire l'idea, in scaletta si infila anche una dolente ed estenuata cover di Françoise Hardy.
Per tenere fede al proprio motto, qualche mese fa, la Paisley Shirt ha pubblicato - in collaborazione con l'etichetta francese Jour de Pluie Records - una compilation tributo ai Television Personalities intitolata The Boy Who Paints Rainbows, raccolta di ben 26 cover abbastanza imprevedibili, tra le quali spicca anche, a sorpresa, quella del veterano Jad Fair. La compilation riunisce band francesi e californiane, ma non mancano incursioni dalla Germania, dal Belgio, dal Giappone e anche dall'Australia (nel notevole duo "a distanza" Miles & Yohan, Yohan proviene dagli Yves Bernard, di Grenoble, mentre Miles fa parte dei The Shifters, di Melbourne).
Del resto, il sottotitolo della compilation è "A Colorful Tribute To Television Personalities", e l'arcobaleno è la migliore chiave di lettura per cogliere le tante sfumature dell'amore per questa musica e questa band. Ogni omaggio - che sia calligrafico o che voglia scombinare le carte in tavola - al genio sempre troppo dimenticato di Dan Treacy è in ogni caso benvenuto, ma bisogna riconoscere che questa compilation si fa comunque amare molto facilmente: cover come quelle di Tony Jay, The Catherines, R.E. Seraphin, UNI Boys, France Profonde o dei Pastel De Nada, piene di invenzioni e passione, si dimostrano utilissime una volta di più a ricordarci quanto i TVPs siano ancora fondamentali e attuali.
Infine, è da segnalare anche che la Paisley Shirt, in questa primavera 2021, ha ripubblicato in un'unica cassetta - intitolata semplicemente Blue Ocean - i primi due EP della band di Oakland Blue Ocean, Summer Of Hands del 2019 (uno dei miei dischi dell'anno) e Fade del 2020. Formati da David Stringi e Rick Altieri, originari di Boston e riuniti in California, per questa re-release i Blue Ocean hanno rimasterizzato e ripulito le loro incisioni grazie a Mike Young (Eddy Current Suppression Ring, Total Control). Quanto io ami il suono deragliato di questo duo, tra fragoroso shoegaze e indie rock più rumoroso, l'avevo già scritto a suo tempo, ma se voi non li conoscete ancora, ora che è uscita questa raccolta non avete più scuse: per polaroid è un must-have.
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