Nessuno riuscirebbe più a tenere il conto di quante compilation tributo ai Television Personalities sono uscite fino ad oggi, ma il semplice fatto che, anno dopo anno, in tutto il mondo band e musicisti continuino a suonare cover di canzoni scritte da Dan Treacy conferma un postulato incontrovertibile: i TVPs sono stati e sono ancora fondamentali, per la storia dell'indiepop ma non solo. Il più recente omaggio arriva da Oakland, California, dove ha sede la Dandy Boy Records. La loro nuova e davvero ottima compilation Mummy, Mummy Please Look At Me: A Tribute to the Television Personalities raccoglie band della Bay Area come Banzai Cliff, Odd Hope, R.E. Seraphin, The Kitchenettes, Friendless Summer e (da New York) i nostri amati Jeanines, questi ultimi alle prese con una clamorosa versione del classico Jackanory Story! Imperdibile.
Per restare in California, ma spostandoci a Seattle, da qualche mese i BOAT (che quest'anno sono tornati con un album eccezionale) stanno pubblicando un nuovo singolo in occasione di ogni Bandcamp Friday, "donating all proceeds to the charity of our guest artists who will be designing the digital record sleeve." In pratica stanno facendo uscire il loro prossimo album Quaranteen Dreem "a puntate". Il nuovo singolo arrivato giusto oggi raccoglie tre canzoni (in una è anche presente Eli Moore dei LAKE alla voce) e la prima è questa carichissima Fight The Clouds:
Gli svedesi Stephen's Shore esordirono con un notevole 7 pollici per la Cloudberry nel 2016, e un paio d'anni dopo arrivò il primo album, September Love, questa volta su Meritorio Records. Ora, sempre la label di Madrid sta per pubblicare il loro nuovo EP intitolato Brisbane Radio. Tutto l'amore dichiarato dalla band di Stoccolma per "jangly guitar, moody pop songs and skateboarding" viene distillato in questi suoni scintillanti e rilassati, sospesi tra Teenage Fanclub, Lucksmtihs e Real Estate. Vibrazioni estive quanto mai benvenute ora che l'autunno avanza e il cielo grigio si richiude sopra di noi.
Sam ha vent'anni, abita a Toronto, Canada, e pubblica dischi a nome Glitter Party. Questo è più o meno tutto quello che so di lui, ma in effetti mi basta, perché a parlare per lui ci sono una manciata di canzoni lo-fi abbastanza irresistibili. Il suo nuovo disco è intitolato soltanto :) (come l'emoji dello smile fatta all'antica) e si muove tra frenetici inni garage-pop da cameretta, atmosfere più slacker e fumose Mac DeMarco, campionamenti che rotolano via e composizioni slabbrate quasi Wavves. Il risultato è tanto sgangherato quanto divertente!
Prendono il nome da una serie inglese della fine degli Anni Settanta stile Doctor Who, Sapphire & Steele (trasmessa in Italia con il titolo di "Zaffiro e Acciaio"), sono un duo che si divide tra Amsterdam e Oslo, e suonano come se volessero tenere assieme Fleetwood Mac e New Order. Dietro il progetto ci sono Estella Rosa (voce dei Nah… e infaticabile animatrice del blog / etichetta Fadawayradiate) e il musicista norvegese Jørn Åleskjær, già attivo con The Loch Ness Mouse, I Was a King e collaboratore di Gary Olson. Il loro primo singolo, molto morbido ed elegante, dai colori un po' retrò ed Elefant Records, si intitola (proprio come il primo episodio della serie) Assignment 1:
"Bringing the Eastern Sound to Western Ears" è un motto che mi incuriosisce parecchio, dato che amo band come i Motorama o Buerak ma ignoro abbastanza il contesto da cui provengono. Ho scoperto soltanto ieri la Belka Records, etichetta con base a Mosca e Parigi, che ha proprio come missione "to highlight and promote indie music from Eastern lands" ed è stata una rivelazione. La maniera migliore per darci un'idea di quello che si muove nell'underground tra Bielorussia, Ukraina, Russia ed Estonia sono queste periodiche compilation intitolate Russian Tour, arrivata ora al quinto volume. Post-punk, dream pop e tanti eredi di Cure e Joy Division che sanno come descrivere bene certe atmosfere cupe e in bianco e nero. Tra i nomi che spiccano nella tracklist, gli Elektrotsoy, duo di Arkhangelsk, nel profondo nord della Russia, che riesce a dare un tocco lieve al proprio bedroom pop con melodie distese e languidi riverberi. Vechno è anche la traccia che apre il loro ultimo EP, uscito lo scorso agosto, intitolato Nostalgiya:
Se una band è composta da musicisti provenienti da Makthaverskan, Westkust, Agent Blå e Amateur Hour consideratemi già fan a prescindere. Se poi cantano una cover del classico dei Troggs With A Girl Like You (alla voce qualcuno riconoscerà Julia Bjernelind) come se fosse stata una hit degli Stone Roses, sono già innamorato. Si chiamano Typical Girls e hanno deciso di "come together and create their take on indie-pop & the twee acid sounds of the past" anche come omaggio alla storica label Service "and the neo-balaeric scene they created". Sta per uscire un 7 pollici sulla Happiest Place Records intitolato semplicemente Typical Girls EP e io sto già sognando un incandescente party in qualche appartamento svedese.
Un indie rock piuttosto Nineties, ispirato a Elliott Smith, Cloud Nothings e Cribs, ma che ogni tanto indulge anche in una vena cantautorale alla Badly Drawn Boy: è quello che propone Sulka, progetto del giovane Lukas Clasen, da Glasgow. Dopo una serie di cassette DIY uscite per local label come Gold Mold, Death Collective, Common e Negative Hope, ora sta per arrivare il suo vero e proprio album di debutto su Lost Map Records dal titolo Take Care. Il singolo che lo anticipa e lo apre è questa Fear It:
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