In A Pickle, infatti, è la prima anticipazione di quello che si annuncia come "a new homemade quarantine album entitled Quaranteen Dreem". Ogni mese, in occasione dei Bandcamp Friday, i BOAT hanno in programma di svelare un paio di canzoni, garantendo così di regalarci almeno qualche momento di sollievo per la seconda parte di questo sconcertante 2020.
Non so a voi, ma sentire parlare oggi di BOAT e Magic Marker, mi rievoca all'istante quel mondo indiepop euforico di inizio Anni Zero, in cui band come Tullycraft, All Girl Summer Fun Band, Dear Nora e Lucksmiths erano al massimo della forma e raccontavano tutto quello che era importante. Devo dire che, nonostante i BOAT scherzino sull'avere il cervello di uno zombie e i capelli ormai grigi (So Many Reasons Your Hair Turns Grey si domanda "perché ci muoviamo così lenti?"), questo nuovo Tread Lightly trabocca di un tale entusiasmo da far credere che per la band di Seattle non sia passato nemmeno un giorno.
Il suono dei BOAT è spesso stato paragonato a quello di Shins, Superchunk o Apples In Stereo, e due aggettivi che ricorrono in quasi tutte le loro recensioni sono "fresh" e "fun": Tread Lightly non fa eccezione, e la scaletta super compatta, con tracce a raffica, orecchiabilissime e quasi sempre sotto i tre minuti, contribuisce a rafforzare l'impressione di una seconda giovinezza.
Non lasciamoci ingannare dall'understatement con cui hanno presentato il loro ritorno: "We all have busy lives, but just generally enjoy hanging out with one another and eating pizza and playing songs". Il cantante e chitarrista D. Crane è stato molto attivo con l'altro suo progetto Unlikely Friends, il batterista Jackson Long ha uno studio di registrazione e lavora all'emittente KEXP, mentre l'altro chitarrista Josh Goodman suona anche nei Brackets. Insomma, in tutto questo tempo i BOAT si sono tenuti in allenamento, e l'energia di questo disco è qui a testimoniarlo. Le tracce più scatenate e urgenti come Be As Good As You Want To Be oppure In The Water sembrano quasi scappare dalle mani dei BOAT, mentre Loneliness Kills o l'apertura di Metabolism confermano il loro talento nello scrivere ritornelli a presa rapida. Il finale poi è incredibile: The Ballad Of Gaz Combes infatti parla di come "over the last few years, we have seen friends go through a lot of relationship changes and despair", raccontandoli però dal punto di vista del cantante dei Supergrass!
Se possibile, la doppietta contenuta nel singolo uscito questo agosto sposta ancora più in alto le aspettative per la prossima uscita della band, accentuando certi capricciosi arrangiamenti di synth e inserendo come guest alla voce Kevin Hairs. Questa seconda giovinezza dei fin troppo sottovalutati BOAT mi rende davvero felicissimo, e non vedo l'ora di sentire cosa ci riserveranno questi "days ahead"!
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Brano moderno e bello.