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DID vs CrimeaX - (prima parte)
Avevo segnalato i Did per la prima volta lo scorso settembre, in occasione del loro debutto su Kirsten Postcard, e i ragazzi mi erano sembrati da subito molto promettenti. Sul finire dell'anno è poi arrivato un nuovo ep, pubblicato da Circolo Forestieri.
In attesa dell'album vero e proprio, fa ora la sua comparsa un curioso remix ad opera di CrimeaX, progetto che coinvolge Jukka Reverberi e Dj Rocca del Maffia Club, e di cui parleremo più a lungo domani. E così mi è venuta voglia di andare a vedere a che punto stanno i lavori per la giovane formazione torinese.
Da quanto tempo state insieme e come è cambiata in questo periodo l'idea di musica che volete suonare?
Il 15 febbraio durante un concerto in Sicilia abbiamo festeggiato l'ottavo anno di attività. È stato divertente, nessuno ci credeva. Otto anni sono davvero tanti. Non abbiamo sempre suonato questo genere, abbiamo sempre tenuto l'elettronica fuori dalla sala prove. Oggi ci piace provocare: ai concerti diciamo di essere un progetto dance ma in realtà suoniamo con chitarre e batterie, come sempre.
Sin da quando il nome dei DID ha cominciato a girare è stato subito accostato a quello Disco Drive, di certo anche per la stessa provenienza geografica. Avete davvero radici comuni? Vi ritrovate in quella attitudine o in realtà guardate ad altro?
Abbiamo sempre seguito i Disco Drive, siamo andati ai loro concerti, abbiamo i loro dischi, sono l'unica band italiana che mi ascolto a casa o in macchina. Siamo simili, ok. Ma la cosa sta un po' stancando. Un po' per questa storia della provenienza geografica (i Disco Drive sono solo per un terzo torinesi), un po' anche per il genere. Siamo molto diversi: noi siamo piu leggeri, un po' più freak e anche - non voglio per la carità offendere nessuno - un po' piu divertenti. D'altro canto loro sono indubbiamente piu adulti, maturi, consapevoli e piu belli fisicamente!
Dopo due ep, compatti e tirati, è in arrivo un album? Cosa cambierà nell'approccio dei DID?
Proprio in questi giorni stiamo parlando con un po' di etichette, l'album è lì, pronto, ma verrà riaperto in studio perché siamo dei maledetti perfezionisti. Sono settimane decisive per il futuro della band, prenderemo decisioni importanti. Sappiamo di avere molti consensi in Italia e non solo, suoneremo al MI AMI e a Spazio 211, non abbiamo fretta per quanto riguarda il disco, l'importante è fare le cose bene, no?
Siete attivi anche su altri fronti, organizzando concerti e serate a Torino e non solo. Come si influenzano le due attività e chi lavora insieme a voi?
Personalmente lavoro da anni con Xplosiva che organizza feste elettroniche a Torino da 12 anni, di sicuro questo ha influenzato molto il nostro suono danzereccio. L'altro mio progetto: LOSER, è di matrice puramente Post Punk (chiamiamo band prevalentemente inglesi), anche questo aspetto si farà sentire molto nella produzione del disco, abbiamo deciso che se davvero vogliamo fare punk funk lo dobbiamo fare bene, con suoni taglienti, sporchi, volgliamo fare un disco consapevole che il genere non è nato con i Rapture ma ben prima, un disco che non sfiguri all'estero.
Come avete incontrato CrimeaX e come è nata la collaborazione? L'impressione è che proveniate da due mondi piuttosto lontani, è così?
Ci hanno contattato loro, non ci abbiamo pensato su più di tanto, sto uscendo fuori per i suoni italo e kraut, mi hanno convinto subito. Vorremmo che i remix dei Did fossero tutti NO-RAVE. L'elettronica indiettona un po in tutto il mondo è davanti a un bivio, i Justice hanno rotto, la balearic è un alternativa provocatoria e divertente.
Il nostro e il mondo dei Crimea sono lontani, ma mica tanto: il Maffia è un locale che sento molto vicino, ha sempre proposto suoni molto avanti, come peraltro ha fatto Xplosiva nel torinese.
DID vs CrimeaX - (prima parte)
Avevo segnalato i Did per la prima volta lo scorso settembre, in occasione del loro debutto su Kirsten Postcard, e i ragazzi mi erano sembrati da subito molto promettenti. Sul finire dell'anno è poi arrivato un nuovo ep, pubblicato da Circolo Forestieri.
In attesa dell'album vero e proprio, fa ora la sua comparsa un curioso remix ad opera di CrimeaX, progetto che coinvolge Jukka Reverberi e Dj Rocca del Maffia Club, e di cui parleremo più a lungo domani. E così mi è venuta voglia di andare a vedere a che punto stanno i lavori per la giovane formazione torinese.
Da quanto tempo state insieme e come è cambiata in questo periodo l'idea di musica che volete suonare?
Il 15 febbraio durante un concerto in Sicilia abbiamo festeggiato l'ottavo anno di attività. È stato divertente, nessuno ci credeva. Otto anni sono davvero tanti. Non abbiamo sempre suonato questo genere, abbiamo sempre tenuto l'elettronica fuori dalla sala prove. Oggi ci piace provocare: ai concerti diciamo di essere un progetto dance ma in realtà suoniamo con chitarre e batterie, come sempre.
Sin da quando il nome dei DID ha cominciato a girare è stato subito accostato a quello Disco Drive, di certo anche per la stessa provenienza geografica. Avete davvero radici comuni? Vi ritrovate in quella attitudine o in realtà guardate ad altro?
Abbiamo sempre seguito i Disco Drive, siamo andati ai loro concerti, abbiamo i loro dischi, sono l'unica band italiana che mi ascolto a casa o in macchina. Siamo simili, ok. Ma la cosa sta un po' stancando. Un po' per questa storia della provenienza geografica (i Disco Drive sono solo per un terzo torinesi), un po' anche per il genere. Siamo molto diversi: noi siamo piu leggeri, un po' più freak e anche - non voglio per la carità offendere nessuno - un po' piu divertenti. D'altro canto loro sono indubbiamente piu adulti, maturi, consapevoli e piu belli fisicamente!
Dopo due ep, compatti e tirati, è in arrivo un album? Cosa cambierà nell'approccio dei DID?
Proprio in questi giorni stiamo parlando con un po' di etichette, l'album è lì, pronto, ma verrà riaperto in studio perché siamo dei maledetti perfezionisti. Sono settimane decisive per il futuro della band, prenderemo decisioni importanti. Sappiamo di avere molti consensi in Italia e non solo, suoneremo al MI AMI e a Spazio 211, non abbiamo fretta per quanto riguarda il disco, l'importante è fare le cose bene, no?
Siete attivi anche su altri fronti, organizzando concerti e serate a Torino e non solo. Come si influenzano le due attività e chi lavora insieme a voi?
Personalmente lavoro da anni con Xplosiva che organizza feste elettroniche a Torino da 12 anni, di sicuro questo ha influenzato molto il nostro suono danzereccio. L'altro mio progetto: LOSER, è di matrice puramente Post Punk (chiamiamo band prevalentemente inglesi), anche questo aspetto si farà sentire molto nella produzione del disco, abbiamo deciso che se davvero vogliamo fare punk funk lo dobbiamo fare bene, con suoni taglienti, sporchi, volgliamo fare un disco consapevole che il genere non è nato con i Rapture ma ben prima, un disco che non sfiguri all'estero.
Come avete incontrato CrimeaX e come è nata la collaborazione? L'impressione è che proveniate da due mondi piuttosto lontani, è così?
Ci hanno contattato loro, non ci abbiamo pensato su più di tanto, sto uscendo fuori per i suoni italo e kraut, mi hanno convinto subito. Vorremmo che i remix dei Did fossero tutti NO-RAVE. L'elettronica indiettona un po in tutto il mondo è davanti a un bivio, i Justice hanno rotto, la balearic è un alternativa provocatoria e divertente.
Il nostro e il mondo dei Crimea sono lontani, ma mica tanto: il Maffia è un locale che sento molto vicino, ha sempre proposto suoni molto avanti, come peraltro ha fatto Xplosiva nel torinese.
Commenti
secondo me fanno un genere diverso, comunque porta pazienza, nei prossimi giorni arrivano anche gli Scarlets (qui già apprezzati).
ciao, e.
ahahahah
giancarlo maresca (DID)