"I'd call it a teen tragedy but everyone's getting older"

RIBBON STAGE - HIT WITH THE MOST

Versi veloci e brevi, a volte un paio di parole appena, una voce ostinata sotto assedio da chitarre danneggiate, tamburi primitivi che incalzano e rotolano senza sosta. Undici canzoni in meno di venti minuti e un unico motto: “desperate melody with true love's aim”. I Ribbon Stage fanno irresistibilmente bene tutto quello che occorre per tradurre in musica l’idea di urgenza nell'indiepop. 
Dopo il folgorante EP in 7 pollici My Favorite Shrine, di un paio di estati fa, arrivano all’album di debutto Hit With The Most, e si confermano un nuovo e interessantissimo nome sulla scena. Sono un trio con base a New York e sono composti da Mari Softie (già nei messicani hardcore Ratas Del Vaticano), Jolie M-A (Boys Online) e dalla cantante Anni Hilator, a quanto pare alla sua prima esperienza musicale ma già del tutto a proprio agio nella parte. La sua voce distaccata, delicata e arrogante quanto basta, trova ogni volta il tono giusto per cantare questi frammenti che raccontano di apatia, insicurezze, esaurimenti nervosi, illusioni e disincanti.
Rendere omaggio ai leggendari Shop Assistants nel 2022, come fanno i Ribbon Stage nella divertente copertina dell’album, forse può sembrare meno clamoroso e sofisticato di qualche stagione fa. Ma se la musica regge il gioco in questa maniera semplicemente meravigliosa, allora siamo di fronte a qualcosa di più di una brillante trovata, e il contenuto non solo è all'altezza della forma, ma lo supera per passione e intensità. Quello che rende speciale il trio è la spontanea immediatezza delle canzoni, sempre in equilibrio tra noise e pop, tra caos e dolcezza, tra punk e twee, come succede quando tutte le stelle del DIY sono allineate e splendenti. 
Come i Ribbon Stage spiegano bene in una bella intervista a Austintownhall, "ultimately, we want to connect our music with as many people as possible who might relate to it. It’s all a sinking ship, so that’s all we can really rely on- community word of mouth and friends". 
E noi, sulla sinking ship, sorridiamo e ringraziamo, fortunati per avere tra le mani questo disco in questo momento.


Commenti

FABRIZIO LUSSO ha detto…
curiosamente è la seconda volta in due giorni che capito dritto dritto alla recensione dello stesso disco su due eccellenti blogs locati in emisferi opposti, disco speciale senza ombra di dubbio ciao!
e. ha detto…
Ciao Fabrizio, scusa mi accorgo solo oggi del commento!!! Grazie, disco speciale e clamoroso anche per me, sono contento ti sia piaciuto e ci sia convergenza di opinioni, e grazie anche per l'eccellente. Ca vans sa dir, io rubo sempre a piene mani dal tuo fondamentale WL/WH per le news e le playlist :)
Grazie, ciao,
Enzo