I guess it’s fine for things to be this way

 SECOND THOUGHTS - JOYRIDER

I Second Thoughts mi ricordano certe band britanniche "rising" di altri tempi, con tutti gli articoli intorno al loro hype che citano gli stessi numeri fenomenali del loro seguito social (TikTok e Instagram aggiornano il mitologico "passaparola" di MySpace: "virale!"), mentre si susseguono le uscite di singoli azzeccati e il tour cresce data dopo data (significativo il supporto agli Sportsteam a Manchester). 
Il fatto per me più stupefacente è che hanno un sound che sembra arrivare proprio da quell'epoca in cui vedevamo crescere quell'hype intorno a "band con le chitarre". Dopo l'ottima Nicotine Stains di quest'estate, la nuova canzone della band di Hitchin si intitola Joyrider e potresti averla sentita in qualche serata degli anni in cui ancora entravi in un paio di Cheap Monday, infilata in una playlist tra gli Eight Legs, i Mistery Jets e i Maccabees. Tre minuti in cui il ritmo incalza mentre la melodia e la voce sembrano invece abbandonarsi sempre più a una rassegnata malinconia: "I guess it’s fine for things to be this way / cos I've used up the best things to say". Ma il momento in cui la canzone mi spezza qualcosa dentro è quell'assolo di chitarra che ha il sapore di tetre giornate autunnali e rimpianti londinesi. 
Confidiamo nel fiuto british per fenomeni del genere, e attendiamo il nuovo EP, Dog Days, prodotto da Ross MacDonald dei The 1975 e mixato Iain Berryman, già al lavoro con nomi come Arcade Fire, Wolf Alice e Kings Of Leon.



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