I primi due EP trent’anni fa, l’album d’esordio nel 2021: i Suncharms hanno un ritmo di lavoro tranquillo che mi piace. In mezzo, c’è stata una bella antologia pubblicata nel 2016 per la sempre lodevole Cloudberry, e l’interesse suscitato da quella uscita deve avere rimesso in moto il cuore della band di Sheffield. Sono arrivate così alcune nuove canzoni, tra cui un bel 7 pollici nel Singles Club per il trentennale della Slumberland Records, e la partecipazione ad alcune compilation della Sunday Records. Proprio la storica label di Chicago accoglie ora questo Distant Lights, il primo vero lavoro sulla lunga distanza per la band di Sheffield, tornata in azione con la formazione originale e con un immutato gusto per un guitar pop classico ed elegante. La musica dei Suncharms sa essere delicata e jangling, quasi come certi autunnali Pastels, ma è sempre pronta a sorprenderti e ad allargare i propri colori, fin quasi a sfiorare languide atmosfere dream-pop (tornano in mente certe melodie dei Clientele) o, all’opposto, anche bucoliche ballate alla Teenage Fanclub. Le dieci tracce di Distant Lights, proprio come il titolo della raccolta sembra evocare, scintillano e arrivano da lontano, ma il loro calore, anche dopo tanto tempo, ora è presente e vicino. Bene, cari Suncharms, ora che ci siamo ritrovati e siete così in ottima forma, non fateci aspettare altri trent’anni per ascoltare nuova musica.
Commenti