Se avete bisogno di cominciare la settimana con qualcosa di tranquillo e se siete vecchi amanti dell'indiepop (entrambe condizioni che direi abbastanza probabili, dato che siete passati su questa pagina di lunedì mattina), vi segnalo che durante il frenetico weekend è uscita una specie di compilation fai-da-te di David Feck, ovvero il frontman e il fondatore dei nostri amati Comet Gain.
Per celebrare i trent'anni della storica band londinese, Feck ha deciso di riprendere alcune sue vecchie canzoni e suonarle in acustico "at home in a 3am style", ovvero chitarra, voce e pochi altri spartani arrangiamenti. David Christian sings Comet Gain è una raccolta molto personale, in cui Feck recupera alcune delle sue canzoni preferite, alcune anche piuttosto antiche e rare, trasformandole da cima a fondo: "I changed them a lot or did them how I felt they should be".
Bisogna ammettere che, nonostante qui si ami alla follia qualunque produzione targata Comet Gain, alcune di queste canzoni travestite "in a late night sadsack way" non riesco quasi a riconoscerle. Un titolo su tutti, la classica You Can Hide Your Love Forever mostra un carattere elusivo, quasi timido, come se tutta la sua sfrontatezza perdente e tutta la sua struggente poesia volessero restare nascoste, tenersi al riparo dalla sofferenza di quel lontano amore impossibile. In tanti anni di concerti e festival, gliel'ho sentita suonare in qualunque condizione, anche le più disastrate e traballanti, ma questa, inattesa, così spoglia e sussurrata, fa male, molto male.
Qualcuno potrebbe dire che si tratta di una compilation trascurabile ("probably never to be on record kinda special thing"), come si usa dire "per completisti". Ho però il sospetto che i Comet Gain abbiano solamente questo tipo di pubblico, appassionato ai limiti della devozione. Per cui l'ascolto, per quanto a tratti non semplice, è molto consigliato. E in ogni caso, ci avverte Feck, "a new proper solo album will be chucked into the wild by Tapete Records later this year, so let's cuddle the past for now".
Per celebrare i trent'anni della storica band londinese, Feck ha deciso di riprendere alcune sue vecchie canzoni e suonarle in acustico "at home in a 3am style", ovvero chitarra, voce e pochi altri spartani arrangiamenti. David Christian sings Comet Gain è una raccolta molto personale, in cui Feck recupera alcune delle sue canzoni preferite, alcune anche piuttosto antiche e rare, trasformandole da cima a fondo: "I changed them a lot or did them how I felt they should be".
Bisogna ammettere che, nonostante qui si ami alla follia qualunque produzione targata Comet Gain, alcune di queste canzoni travestite "in a late night sadsack way" non riesco quasi a riconoscerle. Un titolo su tutti, la classica You Can Hide Your Love Forever mostra un carattere elusivo, quasi timido, come se tutta la sua sfrontatezza perdente e tutta la sua struggente poesia volessero restare nascoste, tenersi al riparo dalla sofferenza di quel lontano amore impossibile. In tanti anni di concerti e festival, gliel'ho sentita suonare in qualunque condizione, anche le più disastrate e traballanti, ma questa, inattesa, così spoglia e sussurrata, fa male, molto male.
Qualcuno potrebbe dire che si tratta di una compilation trascurabile ("probably never to be on record kinda special thing"), come si usa dire "per completisti". Ho però il sospetto che i Comet Gain abbiano solamente questo tipo di pubblico, appassionato ai limiti della devozione. Per cui l'ascolto, per quanto a tratti non semplice, è molto consigliato. E in ogni caso, ci avverte Feck, "a new proper solo album will be chucked into the wild by Tapete Records later this year, so let's cuddle the past for now".
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