I wish we were real

Heart Shaped - Second Hand

I think about you
I wish we were real

La prima cosa che mi sorprende di Second Hand, l'EP d'esordio di Heart Shaped, è la breve presentazione sotto la tracklist: "I wrote this tape in the first eight months of learning to play guitar and self-record". Davvero niente male per una che si dichiara "principiante"! La seconda è che, appena parte Sometimes, mi sembra di avere per le mani un nuovo demo degli Alvvays. Con la differenza che, rispetto alla band canadese, in Second Hand gioca tutta un'aria sbarazzina da bedroom pop giovanissimo, pieno di amori fatti di slanci e silenzi, desideri che restano tutti soltanto nella nostra testa, istantanee di una stagione che vorremmo fermare per sempre: "Midnight night drive / It’s hot, I’m high / I sit next to you".
Heart Shaped è la band guidata da Kendall Bousquet, originaria di Houston, Texas, ma ora residente a Belfast, dove era andata per studiare. Racconta di essersi formata con le Softies e gli Orange Juice, e confessa che l'argomento preferito delle sue canzoni è "the topic of unrequited love and infatuation". Queste cinque canzoni, tra chitarre dolcissime e melodie rosa che sembrano sorriderti, camminano sul quel sottile crinale in cui la solitudine non è ancora disperata, si aggrappano a ogni scintilla di speranza e al tempo stesso non dimenticano quanto sia necessario non farsi troppe illusioni
"Sunday night end of the world / Make believe that I’m your girl".


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