Il disco ideale per aprire la puntata di ieri sera in radio, quella che seguiva il weekend del Pride, era senza dubbio l'ultimo lavoro delle Crystal Furs, trio che si descrive come una "queer indie band from Portland". Nonostante le Crystal Furs siano arrivate al terzo album, hanno dichiarato che questo nuovo Beautiful And True rappresenta "a new start for us [...] Our first album out and living as our real selves". Per la band, infatti, il percorso di consapevole definizione delle proprie identità sembra essere stata una premessa necessaria alla realizzazione stessa di questo disco, e un sentimento di profonda liberazione attraversa tutte le canzoni.
La messa in discussione di una società gretta e ostile, la rivendicazione dei propri diritti e la fondamentale aspirazione alla felicità per le tre donne prende la forma di un twee pop classico, molto bubblegum e super melodico: si distinguono chiaramente elementi Sixties, come Ronettes o Beach Boys, ma io non sottovaluterei anche l'influenza di band come Bangles o Primitives. L'innesto di una Farfisa ha richiamato anche paragoni a certe atmosfere Elephant 6.
Le canzoni di Beautiful And True (in uscita per la sempre lodevole Subjangle Records) parlano di "small-town malaise, body image, LGBTQ rights, lesbian love, the gentrification of neighborhoods, and transgender identity and self-discovery". E mi sembra davvero molto positivo che riescano a farlo attraverso un indiepop così divertente e carico di entusiasmo!
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