Stanno per tornare i Nana Grizol e non potrei essere più contento. Il collettivo di Athens, infatti, pubblicherà South Somewhere Else il prossimo 19 giugno su Arrowhawk / Don Giovanni Records. Theo Hilton spiega di avere utilizzato il quarto album della band per raccontare la propria "southern queer experience beyond feelings of isolation and onto his own privileged experience as a white man who grew up in a left-leaning, affluent college town".
South Somewhere Else vede come sempre la collaborazione di svariati musicisti tra Defiance Ohio e altri del giro Elephant Six: per esempio, nel carichissimo singolo che apre e anticipa la raccolta, Future Version, c'è la trascinante tromba di Robbie Cucchiaro, già visto in azione con Neutral Milk Hotel, Olivia Tremor Control e The Music Tapes.
Emmaboda, il Frukostpop, il campeggio in mezzo al festival, i piccoli palchi di legno nel bosco, il crepuscolo che incendiava il cielo dell'estate svedese, le ragazzine che ci insegnavano a gridare "En Gang Til! En Gang Til!" alla fine di ogni concerto, gli infiniti giri di brindisi e fotografie e abbracci... Tutta quella stagione e quella musica mi sono tornate in mente di colpo e mi hanno tramortito ascoltando Hey Honey Heaven, nuovo trascinante singolo della band di Stoccolma Violet Cheri. Come se non bastasse, il quintetto dichiara di ispirarsi a nomi sacri come Broder Daniel (e giù lagrime), Bad Cash Quartet e Jesus & Mary Chain. Il loro suono, infatti, tende ad avere quelle sfumature al tempo stesso epiche e malinconiche. Non so: è il 2020, ma canzoni come questa mi fanno ringiovanire di un paio di decenni!
"Is That What You Wanted To Hear?" ci chiedeva il primo singolo tratto da Bedroom, l'atteso album d'esordio dei Bdrmm. Evidentemente la band di Hull si è già data una risposta da sola e ora sforna questa nuova A Reason to Celebrate, una vera e propria "ode" (nelle parole del frontman Ryan Smith) al genere shoegaze: "When we finished recording it, I think we were all a little overwhelmed – this was the music that we always wanted to make". Sono contento per loro, ma anche per noi, perché i Bdrmm stanno davvero migliorando uscita dopo uscita.
Bedroom sarà pubblicato il prossimo 4 luglio da Sonic Cathedral.
Courtney Garvin, delle adorabili Courtneys, e Connor Mayer (già componente di alcune apprezzate band del sottobosco indie rock di Vancouver come Peace e All Purpose Voltage Heroes) hanno dato vita qualche anno fa a un progetto "harsh twee" chiamato Gum Country, pubblicando anche una cassetta molto lo-fi nel 2017 per la Lollipop Records. Ora al duo si è aggiunta Halle Saxon, proveniente dall'ottima band post-punk delle Automatic (su Stones Throw), ed è in arrivo un nuovo album intitolato Somewhere. A pubblicarlo sarà una cordata di label intorno al mondo: Kingfisher Bluez (Canada), Burger Records (USA), CD via Waterslide Records (Japan) e cassetta via Dinosaur City Records (Australia). Il nuovo singolo che lo anticipa è Tennis, un pezzo che qui a Bologna definirebbero "in puro stile indieglamorama". Come spiega la stessa Garvin, la canzone nasce dal suo sincero amore per la disciplina sportiva: "my relationship with tennis is so meaningful to me on a spiritual level. It's my meditation practice. The game makes you present, you're repeating movements, and finding a rhythm. And it's so creative. I think all athletes are artists".
Le Mormingwhim sono un quartetto di Nagoya, Giappone, che suona un twee pop lieve e delicato, molto Sarah e molto Sundays. Hanno appena pubblicato un 7 pollici per la Fastcut Records intitolato Most Of The Sun Shines. Se ho capito bene (dato che non si trovano molte informazioni non in giapponese su di loro) le due tracce sono state prodotte da Hidetoshi Murai, già noto per il suo progetto Pale Beach. Spero di saperne presto qualcosa di più, perché già decisamente innamorato.
Da Riccione arriva Tristram, nuovo progetto solista del giovane Vittorio Batarra, già nei Sonic 3 e nei Freedom Club. Il singolo d'esordio si intitola Weknow ed esce per la Circa Diana, multiforme etichetta dell'incontenibile Lennard Rubra. Atmosfere cupe, suono che sembra sgretolarsi e poi accendersi di colpo, chitarre che credo abbiano ascoltato a lungo band come Slint, Sonic Youth e June Of 44: mi sembra un debutto promettente. Aspettiamo di saperne (e di ascoltarne) di più!
Human To Human, l'ultimo ottimo album dei Woolen Men, è uscito soltanto alla fine dell'anno scorso, ma la band di Portland sta già tornando alla carica, stavolta con una strategia diversa: "even before the Coronavirus hammered the music industry to bits we had already been planning a move to a singles format, given that the insatiable content cycle of the net keeps rendering the traditional record release cycle more and more obsolete. So here we are! Alley Cat, the first single in our singles club was just released today!". Due minuti e mezzo di rock'n'roll senza fronzoli, molto Replacements, tirato e secco, e con la voce di Alex Geddes che racconta scarna di perdite e rimpianti. Se questa canzone segna l'inizio del singles club dei Woolen Men, contatemi pure tra gli iscritti!
Da Sydney, Australia, mi scrive questo misterioso progetto a nome Max Doubt per presentare C90, un EP di quattro tracce che
si muovono tra un indie rock dalle atmosfere sospese (Impossible che parte come Strokes, Sinking Under che ricorda quegli andamenti The Walkmen o Cold War Kids) e uno shoegaze a tratti cupo (il finale quasi cinematografico di When You Die). In attesa di saperne qualcosa di più (non c'è nemmeno un profilo su qualche social!), accogliamo la release come un teaser o come un biglietto da visita piuttosto interessante.
South Somewhere Else vede come sempre la collaborazione di svariati musicisti tra Defiance Ohio e altri del giro Elephant Six: per esempio, nel carichissimo singolo che apre e anticipa la raccolta, Future Version, c'è la trascinante tromba di Robbie Cucchiaro, già visto in azione con Neutral Milk Hotel, Olivia Tremor Control e The Music Tapes.
Emmaboda, il Frukostpop, il campeggio in mezzo al festival, i piccoli palchi di legno nel bosco, il crepuscolo che incendiava il cielo dell'estate svedese, le ragazzine che ci insegnavano a gridare "En Gang Til! En Gang Til!" alla fine di ogni concerto, gli infiniti giri di brindisi e fotografie e abbracci... Tutta quella stagione e quella musica mi sono tornate in mente di colpo e mi hanno tramortito ascoltando Hey Honey Heaven, nuovo trascinante singolo della band di Stoccolma Violet Cheri. Come se non bastasse, il quintetto dichiara di ispirarsi a nomi sacri come Broder Daniel (e giù lagrime), Bad Cash Quartet e Jesus & Mary Chain. Il loro suono, infatti, tende ad avere quelle sfumature al tempo stesso epiche e malinconiche. Non so: è il 2020, ma canzoni come questa mi fanno ringiovanire di un paio di decenni!
"Is That What You Wanted To Hear?" ci chiedeva il primo singolo tratto da Bedroom, l'atteso album d'esordio dei Bdrmm. Evidentemente la band di Hull si è già data una risposta da sola e ora sforna questa nuova A Reason to Celebrate, una vera e propria "ode" (nelle parole del frontman Ryan Smith) al genere shoegaze: "When we finished recording it, I think we were all a little overwhelmed – this was the music that we always wanted to make". Sono contento per loro, ma anche per noi, perché i Bdrmm stanno davvero migliorando uscita dopo uscita.
Bedroom sarà pubblicato il prossimo 4 luglio da Sonic Cathedral.
Courtney Garvin, delle adorabili Courtneys, e Connor Mayer (già componente di alcune apprezzate band del sottobosco indie rock di Vancouver come Peace e All Purpose Voltage Heroes) hanno dato vita qualche anno fa a un progetto "harsh twee" chiamato Gum Country, pubblicando anche una cassetta molto lo-fi nel 2017 per la Lollipop Records. Ora al duo si è aggiunta Halle Saxon, proveniente dall'ottima band post-punk delle Automatic (su Stones Throw), ed è in arrivo un nuovo album intitolato Somewhere. A pubblicarlo sarà una cordata di label intorno al mondo: Kingfisher Bluez (Canada), Burger Records (USA), CD via Waterslide Records (Japan) e cassetta via Dinosaur City Records (Australia). Il nuovo singolo che lo anticipa è Tennis, un pezzo che qui a Bologna definirebbero "in puro stile indieglamorama". Come spiega la stessa Garvin, la canzone nasce dal suo sincero amore per la disciplina sportiva: "my relationship with tennis is so meaningful to me on a spiritual level. It's my meditation practice. The game makes you present, you're repeating movements, and finding a rhythm. And it's so creative. I think all athletes are artists".
Le Mormingwhim sono un quartetto di Nagoya, Giappone, che suona un twee pop lieve e delicato, molto Sarah e molto Sundays. Hanno appena pubblicato un 7 pollici per la Fastcut Records intitolato Most Of The Sun Shines. Se ho capito bene (dato che non si trovano molte informazioni non in giapponese su di loro) le due tracce sono state prodotte da Hidetoshi Murai, già noto per il suo progetto Pale Beach. Spero di saperne presto qualcosa di più, perché già decisamente innamorato.
Da Riccione arriva Tristram, nuovo progetto solista del giovane Vittorio Batarra, già nei Sonic 3 e nei Freedom Club. Il singolo d'esordio si intitola Weknow ed esce per la Circa Diana, multiforme etichetta dell'incontenibile Lennard Rubra. Atmosfere cupe, suono che sembra sgretolarsi e poi accendersi di colpo, chitarre che credo abbiano ascoltato a lungo band come Slint, Sonic Youth e June Of 44: mi sembra un debutto promettente. Aspettiamo di saperne (e di ascoltarne) di più!
Human To Human, l'ultimo ottimo album dei Woolen Men, è uscito soltanto alla fine dell'anno scorso, ma la band di Portland sta già tornando alla carica, stavolta con una strategia diversa: "even before the Coronavirus hammered the music industry to bits we had already been planning a move to a singles format, given that the insatiable content cycle of the net keeps rendering the traditional record release cycle more and more obsolete. So here we are! Alley Cat, the first single in our singles club was just released today!". Due minuti e mezzo di rock'n'roll senza fronzoli, molto Replacements, tirato e secco, e con la voce di Alex Geddes che racconta scarna di perdite e rimpianti. Se questa canzone segna l'inizio del singles club dei Woolen Men, contatemi pure tra gli iscritti!
Da Sydney, Australia, mi scrive questo misterioso progetto a nome Max Doubt per presentare C90, un EP di quattro tracce che
si muovono tra un indie rock dalle atmosfere sospese (Impossible che parte come Strokes, Sinking Under che ricorda quegli andamenti The Walkmen o Cold War Kids) e uno shoegaze a tratti cupo (il finale quasi cinematografico di When You Die). In attesa di saperne qualcosa di più (non c'è nemmeno un profilo su qualche social!), accogliamo la release come un teaser o come un biglietto da visita piuttosto interessante.
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