Un musicista che ha fatto parte dei Crystal Stilts, degli Still Flyin' e dei Ladybug Transistor, giusto per nominare le band principali in curriculum, e che poi è entrato anche nella formazione dei Woods, collaborando quindi al disco di David Berman del 2019 per il progetto Purple Mountains, è senza dubbio un musicista verso cui provare, come minimo, una buona dose di riconoscenza. Quando poi decide di intraprendere una carriera solista, forse senza troppi clamori, ma con una coerenza e una dedizione davvero ammirevoli, allora è il caso di prestare ancora più attenzione. Kyle Forester arriva al secondo album a proprio nome dopo l'attimo esordio del 2016. Questo nuovo Hearts In Gardens lo conferma un artista capace di modulare un pop tanto elegante, ricco e scintillante (il singolo Know What You're Doing oppure Marigold), quanto introspettivo e "autunnale" (la sontuosa Strange Vision o l'assolata Up Their Sleeves). Molte volte le atmosfere calde mi ricordano quelle dell'ultimo Kevin Morby, e in generale il suono ha dei colori molto morbidi e Settanta che ben si adattano alla scrittura di Forester. Una scrittura che, nonostante proceda spesso per frammenti, come racconta lo stesso artista, riesce a raggiungere una coesione davvero notevole.
In questi anni, del resto, Forester ha messo assieme una band di tutto rispetto: Hampus Öhman-Frölund alla batteria (uno che ha suonato nei dischi di Hamish Kilgour, Alpaca Sports e Jens Lekman, tra gli altri), Paul Jenkins al basso (My Best Friend) e Michael O’Neill alla chitarra (MEN, Ladybug Transistor). Se aggiungiamo che il disco è stato registrato insieme a Matt Boynton, Jarvis Taveniere e Gary Olson, abbiamo una specie di All Star Game della scena underground di New York.
Dopo molti ascolti, questo mi sembra proprio uno di quegli album che nessuno si prenderà la briga di ricordare "tra i migliori del 2020". Eppure sono sicuro che ogni volta qualcuno lo ritroverà riuscirà a provare lo stupore di certe riscoperte preziose senza tempo.
You know I would have changed my opinion
If I thought it would make you happy
So now I’m looking for hearts in gardens
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