Resentment and regret

Ferro Solo - Almost Mine: The Unexpected Rise and Sudden Demise of Fernando - Part 2

Ladies and gentlemen
let me introduce you to my two new best friends
here they come
they're called
resentment and regret


Qui su "polaroid - un blog alla radio" ho avuto la fortuna di poter seguire dall'inizio l'avventura di Ferro Solo, l'avventura musicale di Ferruccio Quercetti quando non suona nei CUT. Certi progetti nascono da passioni rock così forti e genuine che non possono non trascinarti dentro. Dopo gli inizi unplugged, negli anni Ferro Solo si è trasformato in una vera e propria band, con una ragguardevole compagnia di musicisti e amici a supportarlo e accompagnarlo in tour. Nel 2018 era finalmente uscito il debutto Almost Mine: The Unexpected Rise and Sudden Demise of Fernando - Part 1, dove il "part 1" lasciava intendere che la raccolta apriva soltanto il discorso (e infatti dalla scaletta mancavano alcune delle mie tracce preferite di Ferruccio), mettendo molta carne al fuoco e introducendo un alter ego tormentato, una voce narrante carica di rabbia e amore in egual misura.
La settimana scorsa, con altre dodici nuove composizioni, il racconto di Fernando è arrivato al secondo capitolo. Almost Mine: The Unexpected Rise and Sudden Demise of Fernando - Part 2, come  già il primo album, è diviso in due parti: un lato A dal titolo di "Resentment" e un lato B "Regret" (più elettrico il primo, più intimo il secondo), e nonostante ogni canzone abbia una propria vita, ognuna va anche a far parte di una storia articolata e unica, tanto che si potrebbe quasi immaginare una graphic novel tratta da questi due dischi.
L'ispirazione musicale, come sempre quando si tratta di Ferro Solo, è multiforme e stratificata, riflesso della ricca cultura musicale del suo autore: dai momenti più schiettamente rock'n'roll, divertenti e sfrenati (You Could Have Been My Joan Jett), passando per omaggi a certi jangling Sixties come in The Time We Never Had, non senza frequenti sfumature blues (Early Bird), a quelli in cui "Fernando" si mostra più fragile, in una forma più folk e delicata, come in Free To Love o nella magnifica Airplanes.
Ferro Solo riesce a vestire le proprie canzoni con abiti di varie epoche, dalla psichedelia al power pop, da certo post-punk irregolare (Nikki Sudden può tornare alla mente diverse volte lungo questi due dischi) all'indie rock Anni Novanta, grazie anche alla larga schiera di collaboratori su cui può contare. Una delle cose più belle di questi dischi, infatti, è scorrere i nomi dei credits, praticamente un All Star Game di musicisti, band e local heroes che abbiamo seguito negli ultimi due decenni. Dentro Part 2 possiamo trovare Sergio Carlini (Threesecondkiss), Riccardo Frabetti e Davide Montevecchi (The Tunas, Chow), Francesco "Salo" Salomone (Forty Winks, Qlowski), Samuele Gottardello (Second Hand Sam, Buzz Aldrin, Blak Saagan), Simone Romei (Des Moines), e una quota dei Julie's Haircut con Andrea Rovacchi e Ulisse Tramalloni.
In conclusione, questo album sarà anche fatto di "resentment and regret", ma si può dire che in fondo rappresenta un sacrificio accettabile se in cambio ci regalano musica sincera e coinvolgente come questa.

Questa sera al Ferro Solo presenterà Almost Mine: The Unexpected Rise and Sudden Demise of Fernando - Part 2 con un release party al Covo Club di Bologna!! In apertura il trio "punk'n'roll con forti sfumature voodoo" dei Muddy Worries. Ci si vede a banco!




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