Oh fuck, there goes my fucking head again

Porridge Radio

Oggi era una giornata da post-punk fitto e on repeat, e con una insolita e notevole dose di fortuna mi sono imbattuto nell'ultimo singolo dei Porridge Radio, che pure è uscito già da un paio di mesi: innamoramento tardivo ma istantaneo. In realtà, come spesso succede, sono andato a cercare tra i miei archivi e ho realizzato che il nome mi era già familiare. Lo avevo intravisto per la prima volta nella ottimistica compilation della No Dice del 2016, poi c'erano stati vari singoli (di cui curiosamente uno natalizio), alcune date insieme a Evans The Death a cui avrei dovuto prestare più attenzione, un appunto dell'infallibile Stefano "Barto" Bartolotta, e soprattutto un album del 2016, Rice, Pasta and Other Fillers, che davvero non capisco come abbia fatto a non finire nella mia Top10 di fine anno. Riascoltato a lungo oggi, mi ha steso per la maniera del tutto naturale in cui tiene assieme post-punk ruvido tra Raincoats e Slits, dissolvenze indiepop Marine Girls, un cantautorato che si dichiara ispirato a Cat Power e che, in mezzo a testi belli taglienti, è capace di sfoderare anche una solidissima cover di Walking The Cow di Daniel Johnston.
Insomma, tutto questo per dire che queste due nuove canzoni della band di Brighton uscite per Memorials Of Distinction, Give/Take e Don't Ask Me Twice, mi hanno esaltato e non poco. Mostrano che la band sta crescendo e si sta muovendo verso un post-punk più robusto e trascinante (vedi questo ritornello "Oh I don’t know what I want / But I know what I want" con il coro che che cresce e cresce), mentre il loro carattere spontaneamente dark sta trovando nuovi mezzi espressivi (sembra solo a me che potrebbero diventare i nuovi Veronica Falls nel nostro cuore?). In attesa di un secondo album, alziamo le aspettative ascoltando queste due tracce:



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