The Chills - photo by Gabrielle Devereux |
I’m not candy you can sample and discard
You barely scratched my surface and I’m scarred
It’s just too hard
Non so se l'intenzione di Martin Phillipps dietro questi versi fosse, in parte o del tutto, autobiografica, ma certo è che potrebbero sembrare ritagliati apposta per la sua figura - a dire poco fondamentale, non solo per l'indiepop, ma per tutta la storia del rock alternativo degli ultimi trent'anni.
Fondatore e unico costante membro dal 1980 dei neozelandesi The Chills, titolari insieme a una manciata di altre band di casa Flying Nun del classico "Dunedin sound", purtroppo Phillipps non ha sempre raccolto tutto quello che con il suo inesauribile talento di autore è riuscito a seminare in decine e decine di canzoni. La nuova e più recente fase della sua carriera, inaugurata dopo un lungo silenzio con Silver Bullet nel 2015, sembra avergli fatto finalmente lasciare alle spalle problemi di salute, dipendenze e depressione, regalandoci una band come nuova, non solo nella formazione, l'ennesima, ma soprattutto nello spirito e nell'attitudine.
Ora sta per arrivare un nuovo lavoro dei Chills, e a quanto dice lo stesso Phillipps, si tratta di un album "about consolidation, re-grouping, acceptance and mortality", scritto dal punto di vista di un "dysfunctional 50-something wrestling with maturity and discovering that their post-punk DIY beliefs still have a real voice". Davvero non potrei aspettarmi di meglio. Il suono è scintillante, le parole nette, di una sincerità conquistata dopo lunghe battaglie.
I versi qui sopra appartengono a Scarred, contenuta nel prossimo album Snow Bound, in arrivo il 14 settembre su Fire Records, e nuovo meraviglioso singolo che sono onorato di poter presentare oggi in anteprima su queste pagine:
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