Nel suo cercare in ogni maniera di accogliere tutto questo, Lush è un disco di una franchezza disarmante, senza indulgenza. A molti ricorda quel rock Anni Novanta tipo Liz Phair e Fiona Apple, mentre la Jordan cita apertamente anche influenze più mainstream, tipo Avril Lavigne e Coldplay, e io direi che si può tranquillamente aggiungere Snail Mail a quel nutrito gruppo di voci femminili che rivendicano con forza e poesia di non essere più soltanto "voci femminili", come Girlpool, Waxahatchee, Soccer Mommy o Frankie Cosmos, giusto per fare alcuni nomi cari anche a queste pagine. Queste chitarre, queste parole e - diciamolo - questi essere umani sono quello di cui ha bisogno e che salva l'indie rock nel 2018.
Nel suo cercare in ogni maniera di accogliere tutto questo, Lush è un disco di una franchezza disarmante, senza indulgenza. A molti ricorda quel rock Anni Novanta tipo Liz Phair e Fiona Apple, mentre la Jordan cita apertamente anche influenze più mainstream, tipo Avril Lavigne e Coldplay, e io direi che si può tranquillamente aggiungere Snail Mail a quel nutrito gruppo di voci femminili che rivendicano con forza e poesia di non essere più soltanto "voci femminili", come Girlpool, Waxahatchee, Soccer Mommy o Frankie Cosmos, giusto per fare alcuni nomi cari anche a queste pagine. Queste chitarre, queste parole e - diciamolo - questi essere umani sono quello di cui ha bisogno e che salva l'indie rock nel 2018.
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