Dopo una cassetta autoprodotta e un sette pollici su Kingfisher Bluez, fanno il loro debutto in UK le Peaness, trio proveniente da Chester, in bilico tra indiepop e suoni più aggressivi e quasi punk. Same Place è un sette pollici (già esaurita la versione
verde acido a tiratura limitata) pubblicato da Odd Box Records nel singles club "The 100 Club Series". Due asciutte tracce che, oltre ai più evidenti richiami a Standard Fare e Chorusgirl, mi hanno fatto tornare in mente anche certe Elastica, davvero niente male.
"The tale of a friend’s struggles with relationship and identity" è la storia di Listerine, la nuova anticipazione dell'imminente EP GLUE per i Luxury Death, in uscita sulla più o meno infallibile PNKSLM Recordings. Ben Thompson e Meg Williams questa volta ci mostrano il lato più notturno (non mi azzardo a dire sentimentale o romantico perché i ragazzi mi sembrano abbastanza spigolosi) e la traccia ha un suo incedere indolente ma in qualche modo grandioso, tutta giocata nella contrapposizione tra voci e synth.
Sono passati ormai dieci anni da quando i fenomenali Let's Wrestle mi travolgevano con il loro inno I Wish I Was In Husker Dü. Ora sta per arrivare il debutto solista del loro cantante, l'adorabile e sconcertante Wesley Gonzales, e sulle pagine di Loud&Quiet presentano il singolo che anticipa l'album scrivendo proprio "less Hüsker Dü and more Todd Rundgren, Stax Records and XTC". Il disco si intitolerà con molto understatement Excellent Musician, uscirà su Moshi Moshi e se questa Exhibition Song ("an ode to the lethargy and laziness felt during the beginnings of a romantic relationship") può servire da indicazione, direi che Wes non ci farà rimpiangerela sua vecchia band.
Bignami che riassume in tre minuti praticamente tutta l'estetica Burger Records, Backseat Heat è il singolo che anticipa il debutto dei Soaked, intitolato Don't Wanna Wake Up Today. Loro sono un quartetto di Austin, Texas, sono stati notati da Matthew Melton, il carismatico leader dei Warm Soda, già nei Bare Wires, che gli ha prodotto questa cassetta. Chitarre power pop graffianti, coretti super appiccicosi e quella generale aria di festa che le band di casa Burger riescono a trasmetterti con una facilità disarmante.
Gli Astragal prendono il nome da un romanzo di Albertine Sarrazin, e sono un terzetto di Houston che intende mescolare il proprio dreampop con sfumature post-punk e jazz. Forse suona un po' troppo ambizioso sulla carta, ma in ogni caso il risultato, almeno dalle tre tracce di questo primo EP in cassetta, mi pare davvero riuscito e promettente, tra chitarre scintillanti e malinconiche melodie. "Songs that you can dance, ride a bike, and hopefully fall in love too".
Ci eravamo occupati dei Lance Bangs, trio proveniente da Richmond, Virginia, e noto in precedenza come Colin Thibodeauxx, già lo scorso settembre, in occasione dell'EP d'esordio. Ora tornano con un nuovo singolo, Wash, più compatto nella struttura e ancora più aggressivo, che anticipa un album in arrivo per l'estate. Ci puoi sentire dentro influenze Fall e Gang Of Four, amalgamate con una certa abilità e disinvoltura.
I Terry VS. Tory sono due ragazze e due ragazzi provenienti da Siviglia. Hanno all'attivo un EP e un'uscita su BEKO. Io li avevo messi anche nel nastrone dell'estate scorsa perché suonano questo indiepop molto luminoso e disteso, che può ricordare a tratti certe atmosfere alla Wild Nothing / Beach Fossils degli esordi. Il nuovo singolo si intitola Wapebearer, è tantissimo Sarah e quindi mi sta piacendo davvero un sacco (copertina "da fanzine" compresa).
Il ritorno dei Letting Up Despite Great Faults ha la forma di un EP, intitolato Alexander Devotion e pubblicato da Shelflife insieme a Heist Or Hit. La band di Mike Lee, nata a Los Angeles e in seguito trasferitasi a Austin, rimane sulle sue consuete coordinate sonore, ma non per questo mostra stanchezza o perdita di fantasia: il loro synth-pop ipercolorato per amanti di M83 e primi Radio Dept, dai ritmi sostenuti e pieno melodie a presa rapida, resta divertente come sempre.
Tre componenti di Spook School, Wolf Girl e Charla Fantasma: direi che basta questo per definire The Whooperups un "supergruppo" nel giro dell'indiepop. Il loro scopo dichiarato suonare “ugly pop music”, ma il risultato contenuto in questo debutto Sensible Daydreams EP (uscito su Everything Sucks Music) mi pare tutt'altro che ugly. Pop che si sporca con un punk giocoso e sincero. Qui e là tornano in mente le care vecchie All Gir Summer Fun Band, e la cosa non può che rendermi felice.
Arriva sull'etichetta francese Requiem Pour Un Twister il terzo album dei danesi Halasan Bazar, che da quanto mi pare di capire devo proprio recuperare. Festoso, caotico e psichedelico, il loro suono sembra capace di tenere assieme I'm From Barcelona, Beach Boys e Stereolab. "Buoyant melodies and kaleidoscopic composition", dice il comunicato stampa, e non vedo l'ora di farmi travolgere pure io dall'entusiasmo: Burns potrebbe essere una delle sorprese indiepop della stagione.
verde acido a tiratura limitata) pubblicato da Odd Box Records nel singles club "The 100 Club Series". Due asciutte tracce che, oltre ai più evidenti richiami a Standard Fare e Chorusgirl, mi hanno fatto tornare in mente anche certe Elastica, davvero niente male.
"The tale of a friend’s struggles with relationship and identity" è la storia di Listerine, la nuova anticipazione dell'imminente EP GLUE per i Luxury Death, in uscita sulla più o meno infallibile PNKSLM Recordings. Ben Thompson e Meg Williams questa volta ci mostrano il lato più notturno (non mi azzardo a dire sentimentale o romantico perché i ragazzi mi sembrano abbastanza spigolosi) e la traccia ha un suo incedere indolente ma in qualche modo grandioso, tutta giocata nella contrapposizione tra voci e synth.
Sono passati ormai dieci anni da quando i fenomenali Let's Wrestle mi travolgevano con il loro inno I Wish I Was In Husker Dü. Ora sta per arrivare il debutto solista del loro cantante, l'adorabile e sconcertante Wesley Gonzales, e sulle pagine di Loud&Quiet presentano il singolo che anticipa l'album scrivendo proprio "less Hüsker Dü and more Todd Rundgren, Stax Records and XTC". Il disco si intitolerà con molto understatement Excellent Musician, uscirà su Moshi Moshi e se questa Exhibition Song ("an ode to the lethargy and laziness felt during the beginnings of a romantic relationship") può servire da indicazione, direi che Wes non ci farà rimpiangerela sua vecchia band.
Bignami che riassume in tre minuti praticamente tutta l'estetica Burger Records, Backseat Heat è il singolo che anticipa il debutto dei Soaked, intitolato Don't Wanna Wake Up Today. Loro sono un quartetto di Austin, Texas, sono stati notati da Matthew Melton, il carismatico leader dei Warm Soda, già nei Bare Wires, che gli ha prodotto questa cassetta. Chitarre power pop graffianti, coretti super appiccicosi e quella generale aria di festa che le band di casa Burger riescono a trasmetterti con una facilità disarmante.
Gli Astragal prendono il nome da un romanzo di Albertine Sarrazin, e sono un terzetto di Houston che intende mescolare il proprio dreampop con sfumature post-punk e jazz. Forse suona un po' troppo ambizioso sulla carta, ma in ogni caso il risultato, almeno dalle tre tracce di questo primo EP in cassetta, mi pare davvero riuscito e promettente, tra chitarre scintillanti e malinconiche melodie. "Songs that you can dance, ride a bike, and hopefully fall in love too".
Ci eravamo occupati dei Lance Bangs, trio proveniente da Richmond, Virginia, e noto in precedenza come Colin Thibodeauxx, già lo scorso settembre, in occasione dell'EP d'esordio. Ora tornano con un nuovo singolo, Wash, più compatto nella struttura e ancora più aggressivo, che anticipa un album in arrivo per l'estate. Ci puoi sentire dentro influenze Fall e Gang Of Four, amalgamate con una certa abilità e disinvoltura.
I Terry VS. Tory sono due ragazze e due ragazzi provenienti da Siviglia. Hanno all'attivo un EP e un'uscita su BEKO. Io li avevo messi anche nel nastrone dell'estate scorsa perché suonano questo indiepop molto luminoso e disteso, che può ricordare a tratti certe atmosfere alla Wild Nothing / Beach Fossils degli esordi. Il nuovo singolo si intitola Wapebearer, è tantissimo Sarah e quindi mi sta piacendo davvero un sacco (copertina "da fanzine" compresa).
Il ritorno dei Letting Up Despite Great Faults ha la forma di un EP, intitolato Alexander Devotion e pubblicato da Shelflife insieme a Heist Or Hit. La band di Mike Lee, nata a Los Angeles e in seguito trasferitasi a Austin, rimane sulle sue consuete coordinate sonore, ma non per questo mostra stanchezza o perdita di fantasia: il loro synth-pop ipercolorato per amanti di M83 e primi Radio Dept, dai ritmi sostenuti e pieno melodie a presa rapida, resta divertente come sempre.
Tre componenti di Spook School, Wolf Girl e Charla Fantasma: direi che basta questo per definire The Whooperups un "supergruppo" nel giro dell'indiepop. Il loro scopo dichiarato suonare “ugly pop music”, ma il risultato contenuto in questo debutto Sensible Daydreams EP (uscito su Everything Sucks Music) mi pare tutt'altro che ugly. Pop che si sporca con un punk giocoso e sincero. Qui e là tornano in mente le care vecchie All Gir Summer Fun Band, e la cosa non può che rendermi felice.
Arriva sull'etichetta francese Requiem Pour Un Twister il terzo album dei danesi Halasan Bazar, che da quanto mi pare di capire devo proprio recuperare. Festoso, caotico e psichedelico, il loro suono sembra capace di tenere assieme I'm From Barcelona, Beach Boys e Stereolab. "Buoyant melodies and kaleidoscopic composition", dice il comunicato stampa, e non vedo l'ora di farmi travolgere pure io dall'entusiasmo: Burns potrebbe essere una delle sorprese indiepop della stagione.
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