Una generazione va e un'altra viene, e la terra rimane in eterno. Tutti i fiumi corrono al mare, e il mare mai si riempie. Il sole sorge ancora, e ancora arriverà l'adolescenza a prenderci il cuore, a farci sentire inadatti, innamorati, annoiati, arrabbiati, pigri e agitati. "It feels like I'm in a constant battle with my mind just to stay sane and to stay happy, whatever happy is". È sempre stato così, e lo sarà per sempre. Torno sempre a quel momento, lo conosco, lo guardo da ogni parte eppure non mi stanco di guardarlo, non mi stanca mai il suo ritornare. Io sono innamorato delle Slumbers che cantano
"Why can't I feel satisfied. Maybe I am satisfied and that's the problem", e lo fanno perché questa è la prima volta che succede al mondo, e succede per sempre.
Credo che se queste fanciulle in pigiama mi sentissero definirle "twee" mi tirebbero addosso i cuscini e forse si arrabbierebbero. Ma dentro il loro nuovo EP Come Over suonano un indiepop a colori pastello figlio della stessa idea di musica delle nostre amate Frankie Cosmos, Girlpool o Adult Mom, con qualche accenno di arrangiamenti (quel piano elettrico alla fine di Anju, quel sassofono in Battle) che potrebbero portarle in futuro verso le stanze quiete e raccolte delle Au Revoir Simone.
Le Slumbers sussurrano le loro confessioni al tuo orecchio, solo per te, e anche quando il mondo sta per crollare loro addosso (Stay Hidden) non ne fanno una tragedia e sanno riderne ("When you sat next to me I really had to pee, but I wasn’t gonna lose my seat!"). Canzoni pronte per un collage sulle pagine di Rookie, per un mixtape di Le Sigh, o per la fanzine fatta da quella ragazza per la quale perderai la testa alla prossima festa. Oppure soltanto per te, sul tuo letto, mentre ti senti morire e guardi una replica di Adventure Time. Una generazione va e un'altra viene, e spero con tutto il cuore che tu lì nel mezzo riesca ad ascoltare.
Slumbers - Doboom Soom
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