Nella primavera del 1986 le hit parade britanniche erano dominate da nomi tipo Level 42, Doctor & The Medics, George Michael e Samantha Fox. Il pubblico indipendente aveva pochi veri numi tutelari a cui aggrapparsi: gli Smiths, i New Order, i Cure... non molto altro. Era la stagione in cui stava svaporando il post-punk e ancora non si capiva bene cosa dovesse succedere: l'ottimismo New Pop? L'estetismo New Romantic? Il consolante Goth (o, come si chiamava dalle nostre parti, il "dark")? Era anche la stagione in cui si consumava il definitivo passaggio da "independent" a "indie", come pratica, come terminologia e anche come moda.
In mezzo a tutto questo, per una serie di fortunate coincidenze, nel mese di maggio vide la luce, allegata a NME, una compilation su cassetta (ristampata a novembre in vinile - da cui "la scusa" per questa nostra celebrazione), chiamata semplicemente C86, i cui meriti e la cui influenza forse hanno finito per trascendere la sua reale qualità, ma che conserva ancora oggi un innegabile valore di potentissima fotografia di un'epoca. La storia dell'indiepop, il piccolo e anacronistico genere musicale che questo blog continua, nonostante tutto, ad amare, ha avuto lì un suo punto di svolta fondamentale.
Fabio De Luca ha avuto la gentilezza di invitarmi a Casa Bertallot per registrare uno speciale The Tuesday Tapes featuring "polaroid - un blog alla radio" interamente dedicato al trentennale della C86. La prima parte andrà in onda questa sera alle 22.45 su Radio Città del Capo, la seconda domani alle 21.30 su Casa Bertallot. Immancabili podcast unificati a seguire.
Dentro troverete un sacco di musica meravigliosa da riscoprire, un po' di interventi "campionati" molto dotti e competenti (tra gli altri Simon Reynolds, Bob Stanley, Everett True...), io che balbetto perché condividere il microfono con il vero FdL mi mette agitazione, Fabio che suona il suo 45 giri originale di Velocity Girl (!!!) e un po' di altre cose interessanti che speriamo vi piacciano e vi facciano venire la curiosità di conoscere meglio quella bizzarra, sconnessa e fervida stagione della musica alternativa e sbagliata, come direbbe il padrone di casa.
The Bodines - Therese
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