Patrick Doyle può vantare in curriculum band come Veronica Falls, Sexy Kids, Royal We e Correcto (e di sicuro me ne sto dimenticando qualche altra) eppure, arrivato al debutto sulla lunga distanza di questo nuovo progetto tutto suo chiamato Boys Forever, dichiara che l'obiettivo è ancora soltanto uno: «I’d really like people to feel better for listening to it». E le cose vanno proprio così, semplicemente. Vieni qui Patrick, abbracciamoci: in effetti questo album è tutto un feel better dopo l'altro. Qualcuno potrà dire che suona fin troppo omogeneo (unico passo falso in scaletta: il tre quarti sdolcinato di I Don't Remember Your Name), ma in fondo quella è solo l'altra faccia della medaglia di un suono coerente e compatto. Sin dai primi passi, infatti, i Boys Forever hanno fatto proprio un linguaggio ben definito, con Pastels, Clean e Vaselines come riferimenti principali. Tutto esce molto sorridente e solare, e quando in un paio di momenti i contrasti si fanno più netti (come nell'incalzante Underground o nel singolo Poisonous) sembra di ritrovare anche un po' degli amati Veronica Falls più luminosi.
Boys Forever - Underground
Boys Forever - Voice In My Head
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