Première: jj mazz - "Honey"

JJ Mazz

Nella doppia esposizione immagini diverse si sovrappongono dentro la stessa fotografia. Quasi come ricordi, fantasmi che galleggiano abbracciati nello stesso istante e si imprimono nello stesso spazio. Non riesco a togliermi dalla testa che questo abbia a che fare in qualche modo con la musica di jj mazz, il nome nuovo di una nostra vecchia conoscenza: Luca Mazzieri.
Prima nei Marla, poi negli A Classic Education, infine con i Wolther Goes Stranger, Luca continua a portare in giro il suo animo rock'n'roll. Cambiano luci e costumi, tatuaggi e maschere, ma alla fine il suo profilo lo riconosci sempre. E tutte queste fotografie, con le loro ombre doppie, raccontano la sua nuova sfida, jj mazz, in cui per la prima volta, invece, fa tutto da solo.
C'è un album in arrivo ("sette canzoni d'amore per colli rotti"), intitolato sfacciatamente MoFo, in uscita in formato cassetta per La Barberia Records. Il disco è frutto di "intense sessioni di vino rosso e honey slide" tra i monti dell'Appennino ("ho una finestra che dà sul bosco"), e vede Luca accompagnato soltanto da una languida Fender Mustang del 1976, un vecchio Juno 6, una drum-machine dentro un iPad e una quantità di pedali ed effetti. I suoni di chitarra si mescolano a quelli sintetici tra echi e riverberi. L'effetto che raggiunge è a volte sognante, a volte puramente cinematografico, ma al tempo stesso niente affatto lieve. L'intenzione è dichiarata: "punk nell'attitudine come il Johnny Jewel solista (a cui jj mazz rende omaggio nel nome)", ma capace di cogliere anche la poetica più sottile e tormentata di un Vincent Gallo.
Oggi ho il piacere di presentare qui in anteprima Honey, canzone che in parte è anche un tributo a It's So Nice To Get Stoned di Ted Lucas, "che gli Okkervil River facevano ogni tanto dal vivo quando eravamo in tour". Quattro minuti che sembrano incarnare alla perfezione "tutto jj mazz", salvo poi, ancora una volta, risolversi nelle contrapposizioni (ogni strofa fa perno sopra un "but"), rendere trasparente l'immagine in primo piano e rivelare il contorno di un'altra figura, tra accordi sospesi e melodie malinconiche che si sciolgono dentro i sequencer.
It's all so chemical / but I don't give a fuck.


jj mazz - Honey


jj mazz - MoFo:
 - Horse
- Heaven
- Ask
- Gallo (pt 1)
- Asshole
- Honey
- Pane

Data di uscita: 2016/05/16 - preorder su La Barberia Records
41 cassette + download card
Artwork: Shayde Sartin (Fresh && Onlys, Sonny & The Sunsets)
Layout: Makkinoso
Masterizzato su registratore a bobina 1/4 di pollici da Nico Pasquini (Stromboli / His Clancyness)

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