"È tutta una questione di aver a che fare con il fatto di non essere in grado di fare le cose che ami e di farle comunque": questa è la descrizione che Michele Zamboni, da Verona, ha scelto per il proprio progetto musicale Debris Hill. È uno stato d'animo che sento vicino. Lo struggimento del provarci, la consapevolezza di non farcela, la pena di portarsi dentro vecchi rimorsi, stantie ambizioni frustrate, la fatica quotidiana di ripensare a tutto quello che si sarebbe potuto fare, a tutto quello che sarebbe dovuto andare in maniera diversa. Eppure continuare comunque, l'ostinazione dell'andare avanti perché ormai non si può fare altro, come un portarsi a compimento, e poi finirla lì.
Le canzoni dentro l'album di debutto di Debris Hill, intitolato Sidekick in qualche modo raccontano tutto questo, con la solitudine di quello che ci manca e mancherà per sempre, la solitudine di tutto quello che abbiamo sbagliato. Una mattina da ragazzi, il sapore della neve in città, il ricordo di quello che ci siamo detti alla stazione, realizzare a un tratto che quel tempo trasparente nell'aria era la vita che ci passava sopra, e noi non trovavamo le parole. E allora la musica è la prima catarsi. Non la sola: Debris Hill infatti "nasce dopo anni di musica puramente strumentale, quando il suono non è più abbastanza".
Lately I regard my loneliness
as something to put in chords and words
to punch it up
to make it valuable in a way that I can trade it
with whatever you have for me
Basta l'ascolto di poche note di questo Sidekick per capire che i riferimenti sonori si possono collocare tra qualcosa dei vecchi Karate, certi Bedhead e New Year, il Bright Eyes meno invadente. Tutto viene scritto, cantato e suonato dallo stesso Michele ("su questo disco sono state utilizzate solo chitarre rosse"). In alcuni momenti, forse quelli più entusiasmanti, forse quelli dove non puoi nascondere che ti viene la pelle d'oca perché, in fondo, ti senti ancora un po' adolescente emo Anni Novanta, si affianca una batteria (By The Sea), e l'elettricità infiamma i colori più acustici (As We Wait). Su Disintegrate entra anche la voce di Silvia Morandi delle Enidd (altra giovane e super promettente formazione veronese), la tensione sale all'improvviso, e qui il gioco per Debris Hill si fa decisamente interessante, lasciando intuire prospettive future che non vediamo l'ora di scoprire e ascoltare.
Sidekick esce per Dinotte Records ed è in download "name your price" su Bandcamp.
(mp3) Debris Hill - Disintegrate
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