Non ci provo nemmeno a far finta che il mio giudizio su questo nuovo When non sia influenzato dal formidabile concerto dei Tomorrows Tulips visto un paio di settimane fa a Ravenna. Anche se il terzo album della band californiana restituisce solo in parte il mondo fatto di polvere, psichedelia, sole negli occhi e riverberi saturi che la loro musica può creare, dopo un live del genere non si può non essere team "eternally teenage" in maniera incondizionata. La situazione al Moog era ideale: la stanzetta stipata di gente entusiasta, stavamo addosso ai musicisti e agli strumenti, il suono sporchissimo e avvolgente, le diapositive acide da Factory che ricoprivano tutti e disegnavano contorni vaghi dai colori accesi. When mi sembra ora una semplice lista di belle canzoni, ma so che sopra un palco si trasformano nella distesa di una spiaggia. Tra l'altro dal vivo, i Tomorrows Tulips sono molto meno narcolettici e slacker di quanto ci si potrebbe aspettare. Il loro è un rock'n'roll che spesso ha un passo indolente, d'accordo, ma si conferma pieno di chitarre vibranti e "viziose", figlie di quelle di Lou Reed e dei Velvet Underground. Un rock spogliato di ogni pretesa di complicazione. Un rock che è pura materia prima, vedi i giri elementari di I Lay In My Bed o Plan It Peace, suonate senza ironia, con un piacere che verrebbe da dire limpido, primordiale. E live ci mettono un sacco di passione, questi surfisti prestati alla musica, per trascinarti con loro, per sedurti e avvinghiarti. Sanno accelerare e spingere, come nell'apertura di Baby che ricorda certi Teenage Fanclub, o in Papers By The TV, che si regge su un riff di tre note quasi da Beat Happening garage. Sanno anche parlarti con il cuore in mano, consapevoli del loro ruolo di outsider: "Trying hard to know my heart / with liquor and some drugs [...] Feeling down and out / is nothing to be proud or sad about" (Down Turned Self Pity - che rimanda ai TV Personalities). Ma è in momenti fiammeggianti e "lenti" come Glued To You, dove la voce è un sussurro all'orecchio che fa proposte oscene, o nella sussultante title track, dove la spirale della melodia viene sempre più sommersa dai feedback, oppure nei lunghi assoli che si concedono live, che i Tomorrow Tulips danno il meglio, con una sensualità naturale, traboccante e contagiosa.
(mp3) Tomorrows Tulips - When
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