Cosa rimarrebbe alla musica di Phil Spector (e a tutta quella che da là è nata) se togliessimo il Wall Of Sound? My World Was Made For You, il suggestivo album di debutto delle Icypoles, quartetto tutto femminile proveniente da Melbourne, sembra quasi volere rispondere proprio a questa domanda. Melodie extra dolci che si intrecciano al botta-e-risposta dei cori, accompagnate da arrangiamenti che più scarni non potrebbero essere. Una linea di basso e il ritmo tenuto soltanto schioccando le dita a volte sono tutto quello che occorre alle canzoni delle Icypoles. Un'atmosfera Sixties così raccolta e intima che i sospiri e i silenzi sembrano avere la stessa importanza delle parti cantate, vedi lo straniante singolo Babies. Ma anche quando decidono di aggiungere altri elementi come chitarra e batteria (in Settle Down, per esempio), le Icypoles sembrano sempre volere cantare le loro canzoni sussurrandotele in un orecchio. Riescono a suonare molto sentimentali anche in Just You, dalla colonna sonora di Twin Peaks, una cover che potrebbe offrire ombre ben più sinistre, o quando mettono da parte il doo-wop per affrontare un'altra cover, questa volta più pop e imprevedibile, come Love Thy Will Be Done (di Martika, per gli amanti delle produzioni di Prince Anni Ottanta). Altre volte, l'effetto è quello di certe filastrocche alla Jonathan Richman, come in Tarara e Round'n'Round. Uno spirito giocoso che metà delle Icypoles, ovvero Isobel Knowles e Tara Shackell, devono avere tradotto dalla loro precedente band, gli Architecture in Helsinki, e che di certo contribuisce a far vivere il disco in un tempo sospeso tutto suo.
My World Was Made For You esce in Australia sulla nostra cara Lost & Lonesome e in Europa/USA su Highline Records.
(mp3) The Icypoles - Settle Down
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