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Risale a qualche settimana fa, ma non avevo ancora avuto tempo di segnalare la strepitosa conversazione fiume (sarebbe riduttivo definirla intervista) tra Simon Reynolds e Greil Marcus sulla L.A. Review Of Books, due delle menti migliori che il vasto e nebuloso campo della critica musicale ci abbia regalato.
Non sono molti gli anni che separano i due autori, ma sembrano davvero appartenere a due epoche lontane. E tra una domanda sula genesi di Lipstick Traces o sulla longevità del suono dei Doors, è divertente vedere come Reynolds tenti in tutti i modi di spingere Marcus verso i temi cari della "retromania", senza successo e beccandosi di rimando pure le riflessioni sul mito e sulle radici dell'America.
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