The Birds Sing Goodnight To You And Me

ANTDi tutte le cose che ANT poteva raccontarci a proposito del nuovo disco che stava scrivendo, la prima fu che ogni canzone trovava il modo di menzionare qualche tipo di volatile. Lì per lì non sembrò una notizia da farci molto caso, c’erano ancora tante altre cose a cui pensare, me ne dimenticai.
Poi è arrivata la traccia che apre l’album, Kisses On A Plate, e il primo verso dice “I’ll pick all the apples from the tree till I find the one good enough for you”. All’improvviso, cercare di ricordarsi l’ultima volta che ci è capitato di staccare una mela da un albero sembra quasi “strano”, vero? Avvicinare una mano ai rami, spostare le foglie, cogliere una mela abbastanza matura, sdraiarsi sull’erba al sole e dare un morso.
Immagina la scena mentre fai partire questo disco. Cerca di ricordarti com’era il cielo sereno quando avevi tutta la serenità per restare a guardarlo. Il colore, la luce, il vento che soffiava. Il cielo era pieno del canto degli uccelli. Poche cose tanto vorticose riescono invece a raccontare la tranquillità così bene come un cielo pieno del canto degli uccelli. Il suono limpido delle ballate di ANT fa da ideale colonna sonora a questa calma. Il filo conduttore del disco era lì davanti, semplice, bastava soltanto riuscire ad ascoltarlo.

ps: per chi non lo sapesse, il vero nome di ANT è Antony Harding e suonava la batteria nei seminali Hefner (per loro è lecito usare l'aggettivo). Questo suo nuovo disco, il terzo, è stato registrato in parte in Svezia e concluso a Londra insieme all’amico Darren Hayman (già voce degli Hefner), che poi lo anche mixato. Tra i vari ospiti che hanno collaborato ci sono anche James Milne (Cornershop) e Dave Watkins (The Secondary Modern).

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