Arriveranno presto


Credo che ormai se ne siano accorti tutti: Un meraviglioso declino, il nuovo album di Colapesce, è uno dei dischi italiani più belli ed emozionanti degli ultimi tempi, e i numerosi consensi che sta raccogliendo sono davvero meritati.
Ieri è arrivato su YouTube l'azzeccatissimo video di Restiamo in casa (per la regia di Michele Bernardi e Federico Regoli), e allora colgo l'occasione per unirmi al coro di lodi mettendo anche qui sul blog le (troppe poche!) righe dedicate al disco che trovate sull'ultimo Rolling Stone, e soprattutto linkandovi la ricca intervista fatta da Nur su Rockit.

A volte ti fai prigioniero da solo, “astronauta in giro per casa”, cerchi le parole che senti stanno per scoppiare, e non è malinconia e non è mal di testa. Vuoi leggere tutto quello che ti sta intorno, anche la pelle di chi ti è vicino, ti opprime il presagio che “arriveranno presto, si prenderanno anche il silenzio”, e tu sei come un “vegetariano costretto a tritare carne per campare”. Le canzoni dell’album di Colapesce mi sembra racchiudano proprio quel passo, oltre il triste semplice e oltre l’asciutta disillusione, avanti, “programmiamo le ferie per guardarci negli occhi”. La luce del giorno ritorna, c’è sempre qualcosa da sbirciare, le strade si riempiono ancora, “la notte non c’è stata mai”. Come la valigia stipata di ricordi nel video di S’illumina, portiamo tutto con noi (quei titoli che traboccano citazioni) eppure via, partiamo, tu al mio fianco, “quasi muoio”. La limpidezza del suono è toccante: collaborano tra gli altri Roy Paci, Sara Mazo degli Scisma, Alessandro Raina, Andrea Suriani dei My Awesome Mixtape, e a tratti ci sfiora una serena aria di Battisti, con dolcezza.

Commenti

Andrea Consonni ha detto…
ne sento parlare da un po' ma questaè l'occasione per emttersi ad ascoltarli.