Il cd è nero come la notte, mentre sulla copertina bianco sporco galleggiano macchie di colore liquefatto, come ad anticipare il test di Rorschach delle sette canzoni qui contenute. I contrasti sembrano piacere ai Sybiann, quintetto proveniente da Ravenna, che dopo il demo del 2009 ha ora realizzato il debutto omonimo per Glue Music, costola del Glue Clothings store del capoluogo romagnolo.
Dicevamo, i contrasti: vasti silenzi pieni di echi spettrali, sperduti e indistinti, e all'improvviso squarci di rumori troppo vicini, pericolosi. Suoni sintetici che si fanno laceranti come chitarre e chitarre che pulsano vive di muscoli e nervi. Candore di sogni rarefatti e primi piani di incubi spietati.
La scaletta parte da un Awakening e si conclude con una Insight. Dunque il percorso forse non è completo ma ha una direzione. Mi interessa più questa della prevedibile etichetta "alla Liars". Dalla musica dei Sybiann emerge una visione oscura, ossessiva, che a tratti rimbomba sinistra e acida, ma si dissolve appena in tempo per lasciarci a domandare da dove vengano le nostre paure.
(mp3): Sybiann - Monsoon Breath
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