Cuori brucianti e silenziosi

Chi attende con ansia il ritorno dei Cats On Fire, può ingannare il tempo ascoltando i più delicati Burning Hearts. In realtà non avrebbero molto a che spartire con la band finlandese, se non il batterista Henry Ojala, per l'occasione affiancato dalla cantate Jessika Rapo dei Le Futur Pompiste. Ma l'inverno suonerà senza dubbio più lieve.
Siamo dalle parti di un pop morbido, tra Au Revoir Simone (come in I Lost My Colour Vision) e Stereolab ad acquerello (A Peasant's Dream). I riferimenti più consueti sono quelli dei vicini svedesi Club 8 e Acid House Kings, ma certe sfumature sembrano portare fino alla Scozia dei Delgados.
In queste canzoni ci sono gli abbracci, i graffi ("You planted some flowers on the same spot I'd been planning to drop a nuclear bomb") e c'è la desolazione che fa sentire freddo. Tra una parola e l'altra il silenzio non cade mai a vuoto, si prende tutto il tempo necessario, mescolando minime tessiture elettroniche con un folk da focolare, e soprattutto con un bel senso per la melodia.
Il duo ha realizzato un album intitolato Aboa Sleeping in uscita a febbraio per Shelflife.

>>>(mp3): Burning Hearts - Iris

Commenti

interflug ha detto…
(novità dalla terra della fine):

OVERHEARD IN VAASA (FINLAND)

Man with ponytail, ~50:

”The new Cats on fire album will be called ’Our Temperance Movement’. Let it be known.”