No Age, no party
Ogni tanto è salutare andare a toccare con mano l'hype che passa in continuazione sui nostri monitor. Ieri sera, per esempio, erano in concerto al Bronson di Ravenna i californiani No Age, che con il bell'album Nouns (Sub Pop) hanno buone probabilità di essere nella Top Ten di fine anno di parecchie riviste. Avevo davvero voglia di vederli alla prova, nonostante avessi letto ovunque che i loro live sono un mezzo disastro. Per la cronaca, il pubblico si aggirava sulle poche decine di persone.
Che dire quindi? Questa mattina mi fischiavano ancora le orecchie, merito degli strati di chitarre di Randy Randall e dei volumi esorbitanti. Aveva qualche significato tutto quel rumore? Se ce l'aveva, non era difficile dimenticarselo.
Eraser e Teen Creeps, tanto per citare due dei pezzi più "facili" del nuovo disco, ne sono uscite piuttosto sommerse e stravolte. Chi era nelle prime file (cioè quasi tutti) non credo abbia idea di come sia la voce del batterista e cantante Dean Spunt.
Detto questo, mi sono abbastanza divertito. Mi è sembrato che tutto sommato i No Age non si prendessero troppo sul serio, e gli piacesse molto giocare con i loro quattro accordi e le cascate di feedback. Ogni tanto poi tutto quanto ingranava e le canzoni si facevano schiacciasassi. Però, insomma, non sono più dei ragazzini, mi è rimasta l'impressione che potrebbero impegnarsi un po' di più.
Non c'entra niente, ma Randall ha fatto due o tre ruzzoloni degni di una comparsa della Pallottola Spuntata e mi è stato subito simpatico.
Menzione d'onore per le due band d'apertura: i cesenati Sybiann, che con la loro musica scarna e oscura, tra Stooges, Jesus & Mary Chain e Liars hanno creato da subito la giusta atmosfera; e gli spigolosi White Circle Crime Club, da Anversa, che durante certe accelerazioni supersoniche fottevano bene il rock'n'roll e mi hanno fatto tornare in mente delle cose vecchissime, tipo Girls VS Boys.
>>>(mp3): No Age - It's Oh So Quiet (Björk cover)
>>>(mp3): No Age - Teen Creeps
Ogni tanto è salutare andare a toccare con mano l'hype che passa in continuazione sui nostri monitor. Ieri sera, per esempio, erano in concerto al Bronson di Ravenna i californiani No Age, che con il bell'album Nouns (Sub Pop) hanno buone probabilità di essere nella Top Ten di fine anno di parecchie riviste. Avevo davvero voglia di vederli alla prova, nonostante avessi letto ovunque che i loro live sono un mezzo disastro. Per la cronaca, il pubblico si aggirava sulle poche decine di persone.
Che dire quindi? Questa mattina mi fischiavano ancora le orecchie, merito degli strati di chitarre di Randy Randall e dei volumi esorbitanti. Aveva qualche significato tutto quel rumore? Se ce l'aveva, non era difficile dimenticarselo.
Eraser e Teen Creeps, tanto per citare due dei pezzi più "facili" del nuovo disco, ne sono uscite piuttosto sommerse e stravolte. Chi era nelle prime file (cioè quasi tutti) non credo abbia idea di come sia la voce del batterista e cantante Dean Spunt.
Detto questo, mi sono abbastanza divertito. Mi è sembrato che tutto sommato i No Age non si prendessero troppo sul serio, e gli piacesse molto giocare con i loro quattro accordi e le cascate di feedback. Ogni tanto poi tutto quanto ingranava e le canzoni si facevano schiacciasassi. Però, insomma, non sono più dei ragazzini, mi è rimasta l'impressione che potrebbero impegnarsi un po' di più.
Non c'entra niente, ma Randall ha fatto due o tre ruzzoloni degni di una comparsa della Pallottola Spuntata e mi è stato subito simpatico.
Menzione d'onore per le due band d'apertura: i cesenati Sybiann, che con la loro musica scarna e oscura, tra Stooges, Jesus & Mary Chain e Liars hanno creato da subito la giusta atmosfera; e gli spigolosi White Circle Crime Club, da Anversa, che durante certe accelerazioni supersoniche fottevano bene il rock'n'roll e mi hanno fatto tornare in mente delle cose vecchissime, tipo Girls VS Boys.
>>>(mp3): No Age - It's Oh So Quiet (Björk cover)
>>>(mp3): No Age - Teen Creeps
(grazie a Kekko per le foto)
Commenti
vero che ogni tanto veniva da scuotere la testa, ma i dubbi rimanevano, e personalmente così poco non mi basta più.
eh, hype è hype (anche se il disco mi prese parecchio).
bravi i sybiann,si.
(comunque tu voglia interpretare questa frase)
non sono pronta per una delusione.
fammi sapere poi :-)
ciao, e.
quel fare scazzato, quell'inutile fastidio sonoro. decisamente poco professionale nonostante come dici tu non siano più dei ragazzini. forse per me non era giornata, ma certi suoni li frequento spesso e loro davvero non aggiungono nulla.