Arrivano i pirati
Questa sera sulla spiaggia dell'Hana-bi di Marina di Ravenna approderà una nave pirata partita da Reading, vecchia Inghilterra. Il tesoro però lo abbiamo già scoperto da un pezzo e si intitola Little Death, album di debutto di Pete & The Pirates, giunto a tirare le somme di un paio di singoli ed ep che già promettevano molto bene.
Visti per la prima volta in tour in Italia quest'inverno, i Pirates suonano un pop che riesce a essere al tempo stesso grandioso e scazzato, a bassa fedeltà e ad alto tasso di euforia, in continuazione sfuggente. Dal vivo viene fuori del tutto quanto può rivelarsi precario, nervoso e fragile il loro equilibrio: a me ha entusiasmato come riuscissero a passare, in pochi istanti, da un caos beffardo a un glorioso sublime con la stessa leggerezza puntigliosa e un po' fuori dal tempo di certo humour britannico.
Little Death è lontano dall'essere un disco senza difetti, e anche i fan di lunga data, quelli che seguono Thomas Sanders sin dal progetto Tap Tap, non hanno nascosto un po' di disappunto. Ma non ci possiamo fare niente: a volte sono proprio le cose più imperfette, quelle irregolari e inafferrabili, a sedurci e stregarci con maggiore forza, e non ce le leviamo dalla mente. Ci si vede a banco.
>>>(mp3): She Doesn't Belong To Me
>>>(mp3): Pete & The Pirates acoustic live @ MAPS
Questa sera sulla spiaggia dell'Hana-bi di Marina di Ravenna approderà una nave pirata partita da Reading, vecchia Inghilterra. Il tesoro però lo abbiamo già scoperto da un pezzo e si intitola Little Death, album di debutto di Pete & The Pirates, giunto a tirare le somme di un paio di singoli ed ep che già promettevano molto bene.
Visti per la prima volta in tour in Italia quest'inverno, i Pirates suonano un pop che riesce a essere al tempo stesso grandioso e scazzato, a bassa fedeltà e ad alto tasso di euforia, in continuazione sfuggente. Dal vivo viene fuori del tutto quanto può rivelarsi precario, nervoso e fragile il loro equilibrio: a me ha entusiasmato come riuscissero a passare, in pochi istanti, da un caos beffardo a un glorioso sublime con la stessa leggerezza puntigliosa e un po' fuori dal tempo di certo humour britannico.
Little Death è lontano dall'essere un disco senza difetti, e anche i fan di lunga data, quelli che seguono Thomas Sanders sin dal progetto Tap Tap, non hanno nascosto un po' di disappunto. Ma non ci possiamo fare niente: a volte sono proprio le cose più imperfette, quelle irregolari e inafferrabili, a sedurci e stregarci con maggiore forza, e non ce le leviamo dalla mente. Ci si vede a banco.
>>>(mp3): She Doesn't Belong To Me
>>>(mp3): Pete & The Pirates acoustic live @ MAPS
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