Rubies - piccole esplosioni al cuore
Il fatto che le Rubies fossero la prima band non svedese a venire pubblicata dalla Hybris Records (già casa di Vapnet, Kalle J e Sibiria, fra gli altri) mi aveva messo da subito una certa curiosità.
Che sorpresa, poi, leggere nel comunicato stampa i nomi di Simone Rubi (voce e tastiere) e Terri Loewenthal (basso), già nella formazione di quei californiani Call And Response che suonavamo un bel po' agli albori di polaroid alla radio, anni fa.
Così ho cominciato ad ascoltare il loro album d'esordio, Explode From the Center, e mi è venuto incontro con un sorriso questo pop morbido, che si concede con molta misura qualche leggero libertinaggio elettronico, e dove anche i molti ospiti illustri come Feist, Eirik Glambek-Bøe dei Kings Of Convenience o Maria Eriksson dei Concretes entrano quasi in punta di piedi.
In effetti, proprio questi sono molti dei riferimenti musicali che si potrebbero suggerire per Explode From the Center, oltre a un paio di intuizioni Blondie (l'ipnotica I Feel Electric e Diamonds On Fire) o alcuni momenti più folk, che mi hanno fatto venire in mente Nedelle (The Truth And The Lies).
Ma nelle nove canzoni di questo disco c'è anche altro, qualcosa come una sensualità senza impazienza che allontana ogni malinconia, e che nella progressione di Too Bright conquista la serenità di un Bacharach.
Le due fanciulle, che per abitudine pare si facciano accompagnare da musicisti dei vari Paesi che visitano, sono attualmente in tour con Whitest Boy Alive (sentire a questo proposito l'attacco di Stand In a Line), sono appena state remixare dagli Studio (quintessenza dell'hip nordico) e nel loro imminente nuovo singolo ci sarà anche un remix curato da Phil Manley dei Trans AM, già dietro il banco di regia per questo ottimo album.
>>>(mp3): Room Without a Key
>>>(mp3): I Feel Electric
>>>(mp3): I Feel Electric (Max Essa Remix)
Il fatto che le Rubies fossero la prima band non svedese a venire pubblicata dalla Hybris Records (già casa di Vapnet, Kalle J e Sibiria, fra gli altri) mi aveva messo da subito una certa curiosità.
Che sorpresa, poi, leggere nel comunicato stampa i nomi di Simone Rubi (voce e tastiere) e Terri Loewenthal (basso), già nella formazione di quei californiani Call And Response che suonavamo un bel po' agli albori di polaroid alla radio, anni fa.
Così ho cominciato ad ascoltare il loro album d'esordio, Explode From the Center, e mi è venuto incontro con un sorriso questo pop morbido, che si concede con molta misura qualche leggero libertinaggio elettronico, e dove anche i molti ospiti illustri come Feist, Eirik Glambek-Bøe dei Kings Of Convenience o Maria Eriksson dei Concretes entrano quasi in punta di piedi.
In effetti, proprio questi sono molti dei riferimenti musicali che si potrebbero suggerire per Explode From the Center, oltre a un paio di intuizioni Blondie (l'ipnotica I Feel Electric e Diamonds On Fire) o alcuni momenti più folk, che mi hanno fatto venire in mente Nedelle (The Truth And The Lies).
Ma nelle nove canzoni di questo disco c'è anche altro, qualcosa come una sensualità senza impazienza che allontana ogni malinconia, e che nella progressione di Too Bright conquista la serenità di un Bacharach.
Le due fanciulle, che per abitudine pare si facciano accompagnare da musicisti dei vari Paesi che visitano, sono attualmente in tour con Whitest Boy Alive (sentire a questo proposito l'attacco di Stand In a Line), sono appena state remixare dagli Studio (quintessenza dell'hip nordico) e nel loro imminente nuovo singolo ci sarà anche un remix curato da Phil Manley dei Trans AM, già dietro il banco di regia per questo ottimo album.
>>>(mp3): Room Without a Key
>>>(mp3): I Feel Electric
>>>(mp3): I Feel Electric (Max Essa Remix)
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