Fitness Pump
Quando si diventa grandi capita di smettere di divertirsi.
Si continua a ridere, stare in compagnia, baciare, bere, correre, a volte provare emozioni forti e belle soddisfazioni. Ma il semplice divertirsi diventa un tipo di abbandono che non ricordiamo più tanto bene. Un termine di paragone sempre più sbiadito e lontano nel tempo.
"E a un certo punto è sempre agosto", cantano i Fitness Pump, che di quella fugace sensazione sembrano avere fatto tesoro e poetica, forse perché provengono da una terra di divertimenti a ogni costo come Rimini.
Ma quello che si sente dentro è quello che si vede fuori. La città finisce per essere presente quasi in ogni verso, ossessiva: "Rimini che non gli frega niente della gente dentro ai bar il ventinove di agosto che piove sempre". Salvo poi accorgersi che "il panorama non dà risposte, mai".
Se il riferimento musicale più immediato ed evidente è forse quello degli Amari, a tratti i Fitness Pump sembrano capaci di aprire ferite più profonde, come una sorta di impossibile via di mezzo tra i Massimo Volume e i Boards of Canada.
Enigmatici e naif al tempo stesso, non così facili come vogliono farci credere, ma dannatamente affascinanti.
ps: Di loro aveva parlato forse ormai un anno fa Enver, ma io come al solito sono un po' lento. È stato solo quando Michele della Trovarobato (che ringrazio) è tornato dall'ultimo MEI con questa ristampa del terzo (!) lavoro della band riminese, ripubblicato dalla geniale Tafuzzy Records insieme alla Cane Andaluso, che io mi sono definitivamente innamorato dei Fitness Pump.
>>> (mp3) Rimini
>>> (mp3) Pum Pim Pam
Quando si diventa grandi capita di smettere di divertirsi.
Si continua a ridere, stare in compagnia, baciare, bere, correre, a volte provare emozioni forti e belle soddisfazioni. Ma il semplice divertirsi diventa un tipo di abbandono che non ricordiamo più tanto bene. Un termine di paragone sempre più sbiadito e lontano nel tempo.
"E a un certo punto è sempre agosto", cantano i Fitness Pump, che di quella fugace sensazione sembrano avere fatto tesoro e poetica, forse perché provengono da una terra di divertimenti a ogni costo come Rimini.
Ma quello che si sente dentro è quello che si vede fuori. La città finisce per essere presente quasi in ogni verso, ossessiva: "Rimini che non gli frega niente della gente dentro ai bar il ventinove di agosto che piove sempre". Salvo poi accorgersi che "il panorama non dà risposte, mai".
Se il riferimento musicale più immediato ed evidente è forse quello degli Amari, a tratti i Fitness Pump sembrano capaci di aprire ferite più profonde, come una sorta di impossibile via di mezzo tra i Massimo Volume e i Boards of Canada.
Enigmatici e naif al tempo stesso, non così facili come vogliono farci credere, ma dannatamente affascinanti.
ps: Di loro aveva parlato forse ormai un anno fa Enver, ma io come al solito sono un po' lento. È stato solo quando Michele della Trovarobato (che ringrazio) è tornato dall'ultimo MEI con questa ristampa del terzo (!) lavoro della band riminese, ripubblicato dalla geniale Tafuzzy Records insieme alla Cane Andaluso, che io mi sono definitivamente innamorato dei Fitness Pump.
>>> (mp3) Rimini
>>> (mp3) Pum Pim Pam
Commenti
Cosa di dire di questo disco? Avete presente la canzone dei Baustelle “I provinciali”? Ecco nel ritornello quella canzone recita: “Morire la domenica / Chiesa cattolica / Estetica anestetica / Provincia cronica.”. Ecco se togliete la parola “Chiesa”, avete la descrizione del mood del disco: morire di provincia, tipo a cattolica (Rimini, insomma giù di lì)”.
Melodie indie pop moderne (sulla scia degli Amari) e testi delicati e semplici. Di fondo c’è sempre la malinconia, il disincanto, la disillusione che si sono incancreniti.
La canzone “RIMINI” può essere considerata “il mare d’inverno” degli anni 2000, “Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera. E' poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera”; nell’estetica più moderna e più diretta dei Fitness Pump diventa: “A Rimini non gliene frega niente delle gente dentro ai bar il 29 agosto, che piove. Sempre.”
Disco perfetto da ascoltare i primi di Settembre, disco perfetto per somatizzare una forte delusione per un amore estivo. Il nome della band ricorda quello dell’attrezzo per sviluppare gli addominali. Hanno ragione. La tristezza e la rabbia inespressa si somatizzano nello stomaco e la pancia diventa una fortezza che raccoglie tutta la nostra energia negativa. Pensate a quel malessere che si traduce in mal di stomaco quando si hanno forti preoccupazioni ?
domanda, semplice domanda senza nessun tono polemico:
perchè gli amari (che ammetto di conoscere di sfuggita) rappresentano un riferimento? non sono un po' giovani per essere "riferimento"? rappresentano davvero una novitá "sonora" tale da essere un riferimento?
ciao.
leb.
ehssì, ormai sono una fan, non ci si può far nulla.