Takka Takka Hey!
Avevo notato per la prima volta il curioso nome dei Takka Takka (citazione da un dipinto di Roy Lichtenstein) nel tour americano di Architecture in Helsinki e Clap Your Hands Say Yeah, da cui era anche nato un mini cd live.
Poi mi ero imbattuto in questo video registrato alla Knitting Factory di New York lo scorso luglio, per una delle serate Movable Hype. Sì, il cantante ha proprio un chewing gum. Sembra quasi aiutarlo a tenere il tono tra il baritono spocchioso e lo slacker nasale.
Finalmente ero passato sul loro myspace. E a quel punto è arrivata Coco On The Corner. Un marciapiede di Brooklyn, la vetrina del caffè, una ragazza che cammina con passo spedito e salta in un sorriso le foglie che il vento soffia dal parco. Tre accordi di chitarra, un organo del 1984, fischiettare e battere le mani. È tutto qui, ma tutto prende il volo.
Velvet Underground e Modern Lovers i primi nomi da citare. Senza dimenticare Bob Dylan, come si intuisce dal loro vecchio demo Fall Apart Art ep (la strabiliante differenza tra le due versioni di Enough parla da sola). Sensazioni confermate dal cantante Gabriel Levine: «I don't feel like we're part of a scene of music that's happening now, I feel we're continuing a conversation of New York bands from a bygone era».
Amano la Matador degli Anni Novanta e i Pavement (si sente meglio in certe ballate), ma spesso le recensioni preferiscono accostarli a cose più folk come Neutral Milk Hotel, forse per quell'armonica che ogni tanto affiora.
"And you realized that the countryside is better for you / but there ain't no countryside in this town"...
Hanno appena pubblicato un album autoprodotto dal titolo We Feel Safer At Night (per farlo hanno mollato il lavoro), registrato insieme a Tyler Sargent dei CYHSY. Nella loro second interview ever hanno detto la cosa più giusta che una band del genere possa dire oggi: «blogs are a reflection of the kind of music we're playing. Our recordings are not polished, and the songs really aren't polished. I think it's cool that what blogs or what Myspace are doing is just as disorganized as we are as bands».
>>> mp3:
>>> Coco on the corner
>>> We feel safer at night
Avevo notato per la prima volta il curioso nome dei Takka Takka (citazione da un dipinto di Roy Lichtenstein) nel tour americano di Architecture in Helsinki e Clap Your Hands Say Yeah, da cui era anche nato un mini cd live.
Poi mi ero imbattuto in questo video registrato alla Knitting Factory di New York lo scorso luglio, per una delle serate Movable Hype. Sì, il cantante ha proprio un chewing gum. Sembra quasi aiutarlo a tenere il tono tra il baritono spocchioso e lo slacker nasale.
Finalmente ero passato sul loro myspace. E a quel punto è arrivata Coco On The Corner. Un marciapiede di Brooklyn, la vetrina del caffè, una ragazza che cammina con passo spedito e salta in un sorriso le foglie che il vento soffia dal parco. Tre accordi di chitarra, un organo del 1984, fischiettare e battere le mani. È tutto qui, ma tutto prende il volo.
Velvet Underground e Modern Lovers i primi nomi da citare. Senza dimenticare Bob Dylan, come si intuisce dal loro vecchio demo Fall Apart Art ep (la strabiliante differenza tra le due versioni di Enough parla da sola). Sensazioni confermate dal cantante Gabriel Levine: «I don't feel like we're part of a scene of music that's happening now, I feel we're continuing a conversation of New York bands from a bygone era».
Amano la Matador degli Anni Novanta e i Pavement (si sente meglio in certe ballate), ma spesso le recensioni preferiscono accostarli a cose più folk come Neutral Milk Hotel, forse per quell'armonica che ogni tanto affiora.
"And you realized that the countryside is better for you / but there ain't no countryside in this town"...
Hanno appena pubblicato un album autoprodotto dal titolo We Feel Safer At Night (per farlo hanno mollato il lavoro), registrato insieme a Tyler Sargent dei CYHSY. Nella loro second interview ever hanno detto la cosa più giusta che una band del genere possa dire oggi: «blogs are a reflection of the kind of music we're playing. Our recordings are not polished, and the songs really aren't polished. I think it's cool that what blogs or what Myspace are doing is just as disorganized as we are as bands».
>>> mp3:
>>> Coco on the corner
>>> We feel safer at night
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