AWOO! Arrivano gli Hidden Cameras!
La buona notizia per cominciare alla grande la settimana è quella delle tre date (in attesa di conferma) che a fine ottobre gli Hidden Cameras faranno per la prima volta in Italia. E il concerto inaugurale dovrebbe essere proprio qui a Bologna, il 30/10 al festival Gender Bender.
Gli Hidden Cameras verranno a presentare il nuovo Awoo, il loro terzo album, in uscita per Rough Trade e Arts&Crafts tra agosto e settembre.
Devo ammettere che all'inizio Awoo aveva lasciato spiazzato anche un fan innamorato perso come il sottoscritto, ma a poco a poco Joel Gibb e compagni mi hanno conquistato ancora una volta.
È cambiato qualcosa nella direzione degli Hidden Cameras: la tensione tra inni per sacrestie licenziose e colonne sonore da film western, che si risolveva in una incontenibile gioia del corpo, dentro Awoo si è in qualche modo ammorbidita (con un netto prevalere delle seconde). E questo proprio quando Gibb dichiara di aver voluto realizzare un album più rock, sottraendo alcuni pilastri al tradizionale "muro del suono" degli Hidden Cameras, come arpe, fiati e cori.
Death Of A Tune, la liberatoria She's Gone e la sfrenata Lollipop sono già tra le cose migliori che il collettivo canadese abbia mai suonato. Ma a brani più toccanti (Fee Fie o Follow These Eyes) sembra mancare quella luce che mi dava i brividi nei primi due album. Altrove invece la magia si ripete, come in Wandering, un abbraccio che trabocca di ritrovata felicità.
Nella title track, nella conclusiva The Waning Moon, o in Learning The Lie (con un attacco davvero velvetiano) prende il sopravvento il gusto per la filastrocca alla Beach Boys, in una versione se possibile ancora più intellettuale.
Insomma, sembra che dalla scostumata euforia degli inizi gli Hidden Cameras siano maturati a una invidiabile condizione di serenità. Non vedo l'ora che ne portino un po' anche dalle nostre parti, il prossimo 30 ottobre.
>> mp3: Death Of A Tune
>> video: Awoo
La buona notizia per cominciare alla grande la settimana è quella delle tre date (in attesa di conferma) che a fine ottobre gli Hidden Cameras faranno per la prima volta in Italia. E il concerto inaugurale dovrebbe essere proprio qui a Bologna, il 30/10 al festival Gender Bender.
Gli Hidden Cameras verranno a presentare il nuovo Awoo, il loro terzo album, in uscita per Rough Trade e Arts&Crafts tra agosto e settembre.
Devo ammettere che all'inizio Awoo aveva lasciato spiazzato anche un fan innamorato perso come il sottoscritto, ma a poco a poco Joel Gibb e compagni mi hanno conquistato ancora una volta.
È cambiato qualcosa nella direzione degli Hidden Cameras: la tensione tra inni per sacrestie licenziose e colonne sonore da film western, che si risolveva in una incontenibile gioia del corpo, dentro Awoo si è in qualche modo ammorbidita (con un netto prevalere delle seconde). E questo proprio quando Gibb dichiara di aver voluto realizzare un album più rock, sottraendo alcuni pilastri al tradizionale "muro del suono" degli Hidden Cameras, come arpe, fiati e cori.
Death Of A Tune, la liberatoria She's Gone e la sfrenata Lollipop sono già tra le cose migliori che il collettivo canadese abbia mai suonato. Ma a brani più toccanti (Fee Fie o Follow These Eyes) sembra mancare quella luce che mi dava i brividi nei primi due album. Altrove invece la magia si ripete, come in Wandering, un abbraccio che trabocca di ritrovata felicità.
Nella title track, nella conclusiva The Waning Moon, o in Learning The Lie (con un attacco davvero velvetiano) prende il sopravvento il gusto per la filastrocca alla Beach Boys, in una versione se possibile ancora più intellettuale.
Insomma, sembra che dalla scostumata euforia degli inizi gli Hidden Cameras siano maturati a una invidiabile condizione di serenità. Non vedo l'ora che ne portino un po' anche dalle nostre parti, il prossimo 30 ottobre.
>> mp3: Death Of A Tune
>> video: Awoo
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