FLUX: an MTV property
Sembra svelato il mistero di quella frequenza televisiva apparentemente indie-anarchica comparsa all'improvviso qualche mese fa (all'epoca Inkiostro ricostruì la vicenda qui) e altrettanto enigmaticamente scomparsa poco dopo.
Di FLUX (o YOS, non ho capito bene il vero nome) gira da qualche tempo uno spot su Mtv. Non mancano poi altre forme di comunicazione (street cred! street cred!), come certi scoloriti graffiti "invecchiati", che ho notato qui a Bologna in Via Zanardi.
Il logo e il sito ufficiale parlano chiaro: "an MTV property". Non c'è però da aspettarsi un nuovo canale o un nuovo programma, a quanto pare, almeno per ora.
Qui la tv viene utilizzata per lanciare un sito, il quale a sua volta servirà da bacino per captare gusti e suggerimenti del pubblico, e magari ritrasmettere via etere contenuti video caricati dagli stessi utenti.
Si passa così dalla tv on demand alla tv che demanda il proprio ruolo attraverso il web. L'outsourcing, non dubitiamo, resta comunque ben indirizzato. Insomma, FLUX al momento sembra un'idea un po' YouTube, un po' MySpace e un po' TRL.
La linea editoriale sembra tenere a una certa "coolness & laconicità", ma la pagina degli "help" fornisce alcune risposte.
Tra le altre cose già presenti sul sito, segnalo la simpatica iniziativa "Remixa gli Amari", concorso con il quale si può smontare e rimontare a piacimento l'inno generazionale Bolognina Revolution.
Io e Tommy Bosound siamo già in gara con una versione twee che nemmeno a Losing My Badge.
Sembra svelato il mistero di quella frequenza televisiva apparentemente indie-anarchica comparsa all'improvviso qualche mese fa (all'epoca Inkiostro ricostruì la vicenda qui) e altrettanto enigmaticamente scomparsa poco dopo.
Di FLUX (o YOS, non ho capito bene il vero nome) gira da qualche tempo uno spot su Mtv. Non mancano poi altre forme di comunicazione (street cred! street cred!), come certi scoloriti graffiti "invecchiati", che ho notato qui a Bologna in Via Zanardi.
Il logo e il sito ufficiale parlano chiaro: "an MTV property". Non c'è però da aspettarsi un nuovo canale o un nuovo programma, a quanto pare, almeno per ora.
Qui la tv viene utilizzata per lanciare un sito, il quale a sua volta servirà da bacino per captare gusti e suggerimenti del pubblico, e magari ritrasmettere via etere contenuti video caricati dagli stessi utenti.
Si passa così dalla tv on demand alla tv che demanda il proprio ruolo attraverso il web. L'outsourcing, non dubitiamo, resta comunque ben indirizzato. Insomma, FLUX al momento sembra un'idea un po' YouTube, un po' MySpace e un po' TRL.
La linea editoriale sembra tenere a una certa "coolness & laconicità", ma la pagina degli "help" fornisce alcune risposte.
Tra le altre cose già presenti sul sito, segnalo la simpatica iniziativa "Remixa gli Amari", concorso con il quale si può smontare e rimontare a piacimento l'inno generazionale Bolognina Revolution.
Io e Tommy Bosound siamo già in gara con una versione twee che nemmeno a Losing My Badge.
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