Un di$co per l'e$tate
Finalmente tornano a farsi sentire i vincitori del Best Band Name Award, i friulani Fare $oldi, con un nuovo album che cita i Funkadelic nel titolo, ma che dentro mescola Bud Spencer con Fischerspooner e l'oratorio con i Phoenix. Un album capace di portarti in vacanza a Ibiza insieme ai Tortoise, di farti rimettere ai piedi le Kronos alte per giocare come Dalipagic e che sopra ogni cosa non ti fa mancare una generosa dose di glassa Daft Punk.
Mi si dice che One Nation Under A Grande Cassa è "il disco per l'estate" di casa Riot Maker, e io sono d'accordo.
Perché me lo vedo davvero questo Ragazzo del phuturo, lo stesso che poi sarà protagonista di Primi baffi (ideale b-side di Campo minato), entrare nel bar della spiaggia tenuto per mano dal nonno, e andare a comprarsi un Calippo ed è pomeriggio e alla radio c'è questa canzone veloce che ripete "tu sai le cose che non oso chiederti", ed è strana, però fo-orte, e allora lo prende una strana euforia non proprio da bambino, e intuisce che dietro un titolo come Big in JPG non si nasconde solo un arguto gioco di parole, ma un pezzo colorato dei suoi ricordi dell'estate. Per sempre.
E sorride.
Finalmente tornano a farsi sentire i vincitori del Best Band Name Award, i friulani Fare $oldi, con un nuovo album che cita i Funkadelic nel titolo, ma che dentro mescola Bud Spencer con Fischerspooner e l'oratorio con i Phoenix. Un album capace di portarti in vacanza a Ibiza insieme ai Tortoise, di farti rimettere ai piedi le Kronos alte per giocare come Dalipagic e che sopra ogni cosa non ti fa mancare una generosa dose di glassa Daft Punk.
Mi si dice che One Nation Under A Grande Cassa è "il disco per l'estate" di casa Riot Maker, e io sono d'accordo.
Perché me lo vedo davvero questo Ragazzo del phuturo, lo stesso che poi sarà protagonista di Primi baffi (ideale b-side di Campo minato), entrare nel bar della spiaggia tenuto per mano dal nonno, e andare a comprarsi un Calippo ed è pomeriggio e alla radio c'è questa canzone veloce che ripete "tu sai le cose che non oso chiederti", ed è strana, però fo-orte, e allora lo prende una strana euforia non proprio da bambino, e intuisce che dietro un titolo come Big in JPG non si nasconde solo un arguto gioco di parole, ma un pezzo colorato dei suoi ricordi dell'estate. Per sempre.
E sorride.
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