È tutto intorno a te
Tasso di mortalità

La sera, in casa da solo, mentre lavi i piatti canti ancora Heaven knows I'm miserable now. Nella stanza il computer, acceso e connesso, sta scaricando quattro o cinque dischi che ascolterai fra un mese, se va bene, dopo averli scaricati un'altra volta. C'è un messaggio di un tuo amico, dice che sta guardando una vostra amica su un canale satellitare. Cerchi la parola distopia su Google: è il contrario di utopia. Ti rendi conto che fino a qualche tempo fa lo sapevi. Il caricabatterie del cellulare è rimasto a casa dei tuoi genitori domenica scorsa. Le cose che vorresti scrivere ti vengono in mente soltanto quando sei lontano da un computer, da una penna, mentre stai guidando. I cani dei vicini abbaiano legati davanti alla pizzeria da asporto. Così finisce che scrivi solo scemenze venute in mente lì per lì, oppure fai copiaincolla, oppure metti un link a caso (ok, non proprio a caso) oppure, come succede sempre più spesso, non scrivi. È più facile stare qui a leggervi tutti quanti. Altro porno. E qualcuno che sta morendo all'ospedale. E tu sai che cosa ti farebbe felice adesso. Su Mtv un programma parla degli Anni Novanta e ha tutta l'aria di essere una replica, ma non ne sei sicuro e non t'importa: i segni si moltiplicano.

Commenti