Out of time
Gli Anni Ottanta di oggi
Nel giro di una settimana abbiamo visto tre concerti finire nella gloria di canzoni come There is a light that never goes out, Where is my mind? e Forest.
E non erano cover.
Abbiamo visto i Beastie Boys coi capelli ormai bianchi dal vivo sul palco degli MTV Movie Awards, davanti a una platea di star che avrebbero potuto essere loro figli.
Ed erano in forma come non mai.
Io ero un po' confuso, avevo gli occhi appannati. Ho pensato che forse dovevo lasciar passare un po' di tempo prima di pensarci. Poi mi sono accorto che il disco che stavo ascoltando più spesso in questi giorni era Bug dei Dinosaur Jr., datato 1988 (e non lo dimostra).
Per non parlare del monumentale nuovo album di Two Lone Swordsmen, non propriamente dei ragazzini, o l'effetto che mi ha fatto maneggiare quel bellissimo oggetto che è la ristampa dei primi due dischi dei Gaznevada, e poi ascoltarli a ripetizione mentre ritornavo su Pier Vittorio Tondelli (i libri venduti a vent'anni si ricomprano a trenta).
Che cos'è, tutto questo tempo che passa e non passa? Che cos'è questo precariato sentimentale che fa della mia età qualcosa non abbastanza cool per un'antologia Einaudi Stile Libero, ma già troppo Zeitgeist per una qualche intuizione originale e redditizia?
E perché ogni cosa parte dalla musica (techno-pop o punk funk pare indifferente)?
Fa venire le vertigini quella che a volte sembra proprio l'impossibilità di stabilire una qualunque distanza dal passato (magari tutto conservato nelle copie cache di Google). Doversi di continuo ricordare l'età che si ha, le cose fatte e quelle da fare, le cose impossibili... ecco, tutto ciò credo non faccia molto bene a nessuno di noi.
Solo la visione di Liquid Sky, film "new wave" del 1982 (ma dove i personaggi si considerano punk), l'altra sera mi ha restituito per un po' la sensazione "salutare" di qualcosa di irraggiungibile, la certezza che gli Anni Ottanta erano proprio diversi da oggi e sono sempre più lontani. Tutto il resto, per ora, presenta ancora un fuso orario sballato, e noi soffiamo di jet lag generazionale.
Gli Anni Ottanta di oggi
Nel giro di una settimana abbiamo visto tre concerti finire nella gloria di canzoni come There is a light that never goes out, Where is my mind? e Forest.
E non erano cover.
Abbiamo visto i Beastie Boys coi capelli ormai bianchi dal vivo sul palco degli MTV Movie Awards, davanti a una platea di star che avrebbero potuto essere loro figli.
Ed erano in forma come non mai.
Io ero un po' confuso, avevo gli occhi appannati. Ho pensato che forse dovevo lasciar passare un po' di tempo prima di pensarci. Poi mi sono accorto che il disco che stavo ascoltando più spesso in questi giorni era Bug dei Dinosaur Jr., datato 1988 (e non lo dimostra).
Per non parlare del monumentale nuovo album di Two Lone Swordsmen, non propriamente dei ragazzini, o l'effetto che mi ha fatto maneggiare quel bellissimo oggetto che è la ristampa dei primi due dischi dei Gaznevada, e poi ascoltarli a ripetizione mentre ritornavo su Pier Vittorio Tondelli (i libri venduti a vent'anni si ricomprano a trenta).
Che cos'è, tutto questo tempo che passa e non passa? Che cos'è questo precariato sentimentale che fa della mia età qualcosa non abbastanza cool per un'antologia Einaudi Stile Libero, ma già troppo Zeitgeist per una qualche intuizione originale e redditizia?
E perché ogni cosa parte dalla musica (techno-pop o punk funk pare indifferente)?
Fa venire le vertigini quella che a volte sembra proprio l'impossibilità di stabilire una qualunque distanza dal passato (magari tutto conservato nelle copie cache di Google). Doversi di continuo ricordare l'età che si ha, le cose fatte e quelle da fare, le cose impossibili... ecco, tutto ciò credo non faccia molto bene a nessuno di noi.
Solo la visione di Liquid Sky, film "new wave" del 1982 (ma dove i personaggi si considerano punk), l'altra sera mi ha restituito per un po' la sensazione "salutare" di qualcosa di irraggiungibile, la certezza che gli Anni Ottanta erano proprio diversi da oggi e sono sempre più lontani. Tutto il resto, per ora, presenta ancora un fuso orario sballato, e noi soffiamo di jet lag generazionale.
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