Minneapolis vs Mirandola
Non ho ancora capito bene dove stia Mirandola. Ci sono capitato due volte nell'arco di un paio di mesi, l'ultima ieri sera. So solo che per arrivarci da casa mia occorre lo stesso tempo che ci vuole per andare al Velvet, che sta notoriamente a Rimini, cioè non molto lontano ma neanche tanto vicino. Solo che invece di percorrere un autostrada si attraversano paesi e strade di campagna.
Insomma uno di quei posti che se non ci fosse Enzo e la sua blogmobile io di mercoledì sera non ci andrei.
Quando attorno alle nove e mezza siamo sbucati su quel viale lungo e diritto, che poi per me Mirandola è tutta lì, e abbiamo verificato l'assenza totale di ogni forma di vita sulla strada e dinnanzi a quella piccola casa cubica che da queste parti chiamano Aquaragia, ecco in quel preciso momento mi sono chiesto che cosa ci facessi io lì.
I Party of One sono di Minneapolis, la città degli Husker Du .
Zen Arcade, Warehouse: Songs and Stories e tanto altro.
Qualcuno ha chiesto ai Party of One se avessero mai avuto modo di incontrare gli Husker Du. Hanno risposto che quando gli Husker Du hanno suonato l'ultima volta assieme loro avevano dieci anni.
Ed io ho continuato a chiedermi cosa ci facessi lì.
Poi il Tizio con la barba raccontava di come avesse conosciuto ed immediatamente amato Warehouse per scoprire neppure un mese dopo che gli Husker Du avevano da poco suonato proprio vicino casa sua, per l'unica ed ultima volta in Italia.
E' in quel momento che ho cominciato a pensare che questa gente deve essere sostenuta con ogni mezzo necessario.
Davanti a cinquanta persone, arrotondate più per eccesso che per difetto, hanno attaccato le Black Candy, che come sempre quando cominciano a suonare non si capisce se stanno accordando gli strumenti o se quella che stiamo ascoltando è già la prima canzone del loro set. Ma probabilmente loro gli strumenti non li accordano proprio, e dunque quella è le prima canzone del concerto.
Al solito suonano con una spontaneità, un entusiasmo ed una energia che è raro incontrare e perciò preziosa. Ed ogni volta che li vedo, e andando in giro con Enzo e la Laura li vedo spesso, suonano un po’ meglio della volta precedente. O forse sto solo imparando a conoscerli. In ogni modo Christine, Straight to Your Hands e Rix O Tic Is A Dinosaur sono tre canzoni che se avessi un etichetta discografica ci farei uscire tre quarantacinque giri, uno dietro l'altro, o tutti e tre assieme in una scatola di latta tonda, il lato b vuoto, che tanto non servirebbe nient'altro.
Ma in effetti non ho una etichetta discografica.
Dopo è toccato ai Party of One che avranno pure inchiodato la loro auto in panne dalle parti di Washington D.C. nel 1995 ma hanno canzoni che sono una meglio dell'altra, ogni tanto mi ricordano i Kitchens of Distinction, sono anche simpatici e non la smettono di ringraziare le Black Candy.
Bella serata.
Non ho ancora capito bene dove stia Mirandola. Ci sono capitato due volte nell'arco di un paio di mesi, l'ultima ieri sera. So solo che per arrivarci da casa mia occorre lo stesso tempo che ci vuole per andare al Velvet, che sta notoriamente a Rimini, cioè non molto lontano ma neanche tanto vicino. Solo che invece di percorrere un autostrada si attraversano paesi e strade di campagna.
Insomma uno di quei posti che se non ci fosse Enzo e la sua blogmobile io di mercoledì sera non ci andrei.
Quando attorno alle nove e mezza siamo sbucati su quel viale lungo e diritto, che poi per me Mirandola è tutta lì, e abbiamo verificato l'assenza totale di ogni forma di vita sulla strada e dinnanzi a quella piccola casa cubica che da queste parti chiamano Aquaragia, ecco in quel preciso momento mi sono chiesto che cosa ci facessi io lì.
I Party of One sono di Minneapolis, la città degli Husker Du .
Zen Arcade, Warehouse: Songs and Stories e tanto altro.
Qualcuno ha chiesto ai Party of One se avessero mai avuto modo di incontrare gli Husker Du. Hanno risposto che quando gli Husker Du hanno suonato l'ultima volta assieme loro avevano dieci anni.
Ed io ho continuato a chiedermi cosa ci facessi lì.
Poi il Tizio con la barba raccontava di come avesse conosciuto ed immediatamente amato Warehouse per scoprire neppure un mese dopo che gli Husker Du avevano da poco suonato proprio vicino casa sua, per l'unica ed ultima volta in Italia.
E' in quel momento che ho cominciato a pensare che questa gente deve essere sostenuta con ogni mezzo necessario.
Davanti a cinquanta persone, arrotondate più per eccesso che per difetto, hanno attaccato le Black Candy, che come sempre quando cominciano a suonare non si capisce se stanno accordando gli strumenti o se quella che stiamo ascoltando è già la prima canzone del loro set. Ma probabilmente loro gli strumenti non li accordano proprio, e dunque quella è le prima canzone del concerto.
Al solito suonano con una spontaneità, un entusiasmo ed una energia che è raro incontrare e perciò preziosa. Ed ogni volta che li vedo, e andando in giro con Enzo e la Laura li vedo spesso, suonano un po’ meglio della volta precedente. O forse sto solo imparando a conoscerli. In ogni modo Christine, Straight to Your Hands e Rix O Tic Is A Dinosaur sono tre canzoni che se avessi un etichetta discografica ci farei uscire tre quarantacinque giri, uno dietro l'altro, o tutti e tre assieme in una scatola di latta tonda, il lato b vuoto, che tanto non servirebbe nient'altro.
Ma in effetti non ho una etichetta discografica.
Dopo è toccato ai Party of One che avranno pure inchiodato la loro auto in panne dalle parti di Washington D.C. nel 1995 ma hanno canzoni che sono una meglio dell'altra, ogni tanto mi ricordano i Kitchens of Distinction, sono anche simpatici e non la smettono di ringraziare le Black Candy.
Bella serata.
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