La musica parte e anche noi non stiamo fermi un attimo finché non ci svegliamo
sittin here with me and mine
all wrapped up in a bottle of wine
Comincia così, proprio come volevo cominciare io poco fa (è andato tutto per aria, al solito), e non importa che sia tardi adesso, adesso che ho ascoltato la voce di Jim James attraversare tutto il South per planare in questa mediocre sera d’ottobre, adesso vorrei farti una cassetta come una volta, perché questo disco forse era più per te. Non c’entra Bruce, non c’entra Neil, non c’entra il fatto che nessuno pare abbia avuto il coraggio di dire che anche Grandaddy e Weezer hanno il loro merito nella strepitosa traccia d’apertura.
so... now are you ready to go? my lady
I My Morning Jacket te lo chiedono così, e intanto (alla Flaming Lips – e facciamo trentuno) ti promettono canzoni unicamente per cose che hanno valore: soldi, diamanti, anelli di brillanti. Soltanto una richiesta: non fare che duri più di quel che deve durare (ma intanto dura parecchio). Ti promettono storie degli anni migliori: riempiti il cuore e l’anima di birra (lacrime).
people always told me / that bars are dark and lonely
Eppure mentre stavo seduto qui non mi sembrava di sprecare tempo. E’ solo che il tempo è proprio sparito, sparito tra un sorso e l’altro del vino che mi hai portato. Eri un sogno appena prima del risveglio.
Hai sentito la sezione di fiati? Vecchi session man della Stax, garantiti. Neanche due minuti, però valevano il viaggio e il contratto nuovo con la multinazionale.
you need so much to move around on this green earth
take your money and your drugs
C’è un riverbero di un riverbero di un riverbero: ma i suoni in fondo (in fondo al fienile, in controluce) sono limpidi, distillati, puro malto. Per quanto possa esistere ancora un suono rurale, qualcosa che possa chiamarsi americano, da quel che mi è dato sapere si trova in questo disco. It still moves.
so... now are you ready to go, my lady?
I been waitin on the boat here, I been waitin so long...
sittin here with me and mine
all wrapped up in a bottle of wine
Comincia così, proprio come volevo cominciare io poco fa (è andato tutto per aria, al solito), e non importa che sia tardi adesso, adesso che ho ascoltato la voce di Jim James attraversare tutto il South per planare in questa mediocre sera d’ottobre, adesso vorrei farti una cassetta come una volta, perché questo disco forse era più per te. Non c’entra Bruce, non c’entra Neil, non c’entra il fatto che nessuno pare abbia avuto il coraggio di dire che anche Grandaddy e Weezer hanno il loro merito nella strepitosa traccia d’apertura.
so... now are you ready to go? my lady
I My Morning Jacket te lo chiedono così, e intanto (alla Flaming Lips – e facciamo trentuno) ti promettono canzoni unicamente per cose che hanno valore: soldi, diamanti, anelli di brillanti. Soltanto una richiesta: non fare che duri più di quel che deve durare (ma intanto dura parecchio). Ti promettono storie degli anni migliori: riempiti il cuore e l’anima di birra (lacrime).
people always told me / that bars are dark and lonely
Eppure mentre stavo seduto qui non mi sembrava di sprecare tempo. E’ solo che il tempo è proprio sparito, sparito tra un sorso e l’altro del vino che mi hai portato. Eri un sogno appena prima del risveglio.
Hai sentito la sezione di fiati? Vecchi session man della Stax, garantiti. Neanche due minuti, però valevano il viaggio e il contratto nuovo con la multinazionale.
you need so much to move around on this green earth
take your money and your drugs
C’è un riverbero di un riverbero di un riverbero: ma i suoni in fondo (in fondo al fienile, in controluce) sono limpidi, distillati, puro malto. Per quanto possa esistere ancora un suono rurale, qualcosa che possa chiamarsi americano, da quel che mi è dato sapere si trova in questo disco. It still moves.
so... now are you ready to go, my lady?
I been waitin on the boat here, I been waitin so long...
Commenti