Boys & Girls
"Stare sdraiata sul pavimento con te è come stare sdraiata sul pavimento ad ascoltare le mie canzoni preferite".
Potrebbe bastare questo verso dell'inno Boys do not think (hand clap inclusi nella confezione), seconda traccia dell'album d'esordio dei Guther, per capire che I know you know si muove in pieno nell'indie-pop elettronico da cameretta preferito dai blogger e inevitabilmente targato Morr Music.
Com'è facile immaginare, i Guther hanno ascoltato molto bene i Lali Puna, ma qui spesso e volentieri adottano soluzioni piu' dolci e pop, alla Figurine per intenderci. La formula è nota e funziona (vedi la traccia d'apertura The other day), anche se in alcuni momenti sembra mostrare una certa fragilità. In altri si cercano strade diverse (We walk fa venire in mente i Lamb), spesso con l'inserimento di azzeccate chitarre acustiche (come sul ritmo sincopato e languido di Deepest blue).
Guther è il cognome di Julia, voce e autrice delle canzoni, aiutata per le musiche da Berend Intelmann, già nei Paula (ma questo il comunicato non lo dice). Che tutto il progetto sia fortemente femminile lo ribadisce la definizione del suono dei Guther fornita da Julia: semplicemente "girl's music".
Come scelta di mercato mi pare ineccepibile: definiamo una buona volta "musica da ragazze" questa specie di emo fatto coi laptop che tutti quei rammolliti degli indie rocker trovano così raffinato!
Pur essendo I know you know un ottimo prodotto (anzi: decisamente carino), e pur essendo io un target ideale per questo genere di cose, confesso che per la prima volta ho avvertito una certa stanchezza in una uscita dell'etichetta berlinese. Ho forse già esaurito la mia stagione "lap-pop"? O invecchiando si diventa sordi a tutte queste voci di signorine sussurranti?
"Stare sdraiata sul pavimento con te è come stare sdraiata sul pavimento ad ascoltare le mie canzoni preferite".
Potrebbe bastare questo verso dell'inno Boys do not think (hand clap inclusi nella confezione), seconda traccia dell'album d'esordio dei Guther, per capire che I know you know si muove in pieno nell'indie-pop elettronico da cameretta preferito dai blogger e inevitabilmente targato Morr Music.
Com'è facile immaginare, i Guther hanno ascoltato molto bene i Lali Puna, ma qui spesso e volentieri adottano soluzioni piu' dolci e pop, alla Figurine per intenderci. La formula è nota e funziona (vedi la traccia d'apertura The other day), anche se in alcuni momenti sembra mostrare una certa fragilità. In altri si cercano strade diverse (We walk fa venire in mente i Lamb), spesso con l'inserimento di azzeccate chitarre acustiche (come sul ritmo sincopato e languido di Deepest blue).
Guther è il cognome di Julia, voce e autrice delle canzoni, aiutata per le musiche da Berend Intelmann, già nei Paula (ma questo il comunicato non lo dice). Che tutto il progetto sia fortemente femminile lo ribadisce la definizione del suono dei Guther fornita da Julia: semplicemente "girl's music".
Come scelta di mercato mi pare ineccepibile: definiamo una buona volta "musica da ragazze" questa specie di emo fatto coi laptop che tutti quei rammolliti degli indie rocker trovano così raffinato!
Pur essendo I know you know un ottimo prodotto (anzi: decisamente carino), e pur essendo io un target ideale per questo genere di cose, confesso che per la prima volta ho avvertito una certa stanchezza in una uscita dell'etichetta berlinese. Ho forse già esaurito la mia stagione "lap-pop"? O invecchiando si diventa sordi a tutte queste voci di signorine sussurranti?
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