Sabbia calda contro la schiena
Tiene gli occhi chiusi e lascia che i rumori vengano a lui da ogni distanza: il ritmo delle onde giù in fondo, le voci delle ragazze più in là, il grido di qualche gabbiano, il vento che si è alzato da poco e soffia dal mare.
Suo fratello si è già allontanato verso il bar. Forse la differenza fra di loro è tutta qui: nei quarantadue minuti in cui il sole di un fiammeggiante pomeriggio d'estate si è tramutato nel tranquillo tramonto di un giorno di vacanza, mentre la sabbia è ancora calda sotto la schiena di lui disteso a braccia aperte.
Da quando hanno sciolto i Further, suo fratello ha pure i Beachwood Sparks, ma adesso non corrono più il rischio di vedersi confusi, né di paragoni inappropriati: non dopo quegli articoli sulla stampa inglese ("una buona recensione su NME è meglio di un disco di platino").
Il country rock è ok, ma adesso è l'estate, non so se mi spiego, è la strada che abbiamo fatto per arrivare fin qua, è questa spiaggia, la brezza, i fischi dei surfisti, è il pop soleggiato dei Byrds che rifanno Johnny Marr, è l'immancabile ballata velvettiana davanti al fuoco, è quel modo di cantare i pezzi veloci come se stesse vuotando le tasche e non gliene importasse niente (the West Coast Strokes, hanno scritto, e hanno parlato anche di Llyoyd Cole). E' l'estate: e adesso è l'ora dei The Tyde.
Lui stringe un po' di sabbia nel pugno ("everyone is a matter / everybody lies") e sa di non essere più tanto giovane. Si è fatto le ossa, non ha fatto altro per vent'anni, aprendo i concerti di Billy Idol e Duran Duran tanto tempo fa, o facendo da spalla a Flaming Lips, Sebadoh e Pavement fino al secolo scorso.
Ma a un certo punto bisogna che qualcosa cambi, come sono cambiati gli amici: "You want to know what it feels like to be a man / try spending 25 years in a band…"
E' con un sorriso che apre gli occhi. Si rialza perché ha in mente una canzone, ed è la stessa che sente arrivare dalla radio del bar. Si scuote la sabbia dalla schiena e sale i gradini di legno a piedi nudi. Le ragazze stanno ballando Go ask yer dad e non c'è niente da fare, tocca proprio muoversi con loro.
Tiene gli occhi chiusi e lascia che i rumori vengano a lui da ogni distanza: il ritmo delle onde giù in fondo, le voci delle ragazze più in là, il grido di qualche gabbiano, il vento che si è alzato da poco e soffia dal mare.
Suo fratello si è già allontanato verso il bar. Forse la differenza fra di loro è tutta qui: nei quarantadue minuti in cui il sole di un fiammeggiante pomeriggio d'estate si è tramutato nel tranquillo tramonto di un giorno di vacanza, mentre la sabbia è ancora calda sotto la schiena di lui disteso a braccia aperte.
Da quando hanno sciolto i Further, suo fratello ha pure i Beachwood Sparks, ma adesso non corrono più il rischio di vedersi confusi, né di paragoni inappropriati: non dopo quegli articoli sulla stampa inglese ("una buona recensione su NME è meglio di un disco di platino").
Il country rock è ok, ma adesso è l'estate, non so se mi spiego, è la strada che abbiamo fatto per arrivare fin qua, è questa spiaggia, la brezza, i fischi dei surfisti, è il pop soleggiato dei Byrds che rifanno Johnny Marr, è l'immancabile ballata velvettiana davanti al fuoco, è quel modo di cantare i pezzi veloci come se stesse vuotando le tasche e non gliene importasse niente (the West Coast Strokes, hanno scritto, e hanno parlato anche di Llyoyd Cole). E' l'estate: e adesso è l'ora dei The Tyde.
Lui stringe un po' di sabbia nel pugno ("everyone is a matter / everybody lies") e sa di non essere più tanto giovane. Si è fatto le ossa, non ha fatto altro per vent'anni, aprendo i concerti di Billy Idol e Duran Duran tanto tempo fa, o facendo da spalla a Flaming Lips, Sebadoh e Pavement fino al secolo scorso.
Ma a un certo punto bisogna che qualcosa cambi, come sono cambiati gli amici: "You want to know what it feels like to be a man / try spending 25 years in a band…"
E' con un sorriso che apre gli occhi. Si rialza perché ha in mente una canzone, ed è la stessa che sente arrivare dalla radio del bar. Si scuote la sabbia dalla schiena e sale i gradini di legno a piedi nudi. Le ragazze stanno ballando Go ask yer dad e non c'è niente da fare, tocca proprio muoversi con loro.
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