Mi raccomando, dopo polaroid
Rubiamo il lavoro ai ragazzi di Seconda Visione e vi segnaliamo Postamericana, la rassegna curata dal Cineclub Fratelli Marx che si inaugura stasera negli spazi all'aperto dell'Ex Mercato (in via Fioravanti 24) e che andrà avanti tutti i giovedì di luglio.
L'idea della rassegna è di raccogliere un po' di quel cinema caratterizzato dal sentimento POSTamericano, rintracciabile a partire dagli anni della guerra in Vietnam. Alla base c'è la considerazione che, per chi è cresciuto a pane e Hollywood, "essere anti-americani sarebbe impossibile".
Non a caso, infatti, quasi tutti i film in cartellone sono di produzione statunitense. Eppure, ognuno in modi e momenti diversi registra una crisi della rappresentazione "ufficiale" del mito degli Stati Uniti.
Primo titolo in programma THE ATOMIC CAFE' di Kevin Rafferty (preceduto dal corto 8 a due di Alessandro Chiarini).
Questa dei cortometraggi è una buona abitudine che si manterrà per tutta la rassegna. Tutti i film sono in pellicola 35 o 16 millimetri.
Rubiamo il lavoro ai ragazzi di Seconda Visione e vi segnaliamo Postamericana, la rassegna curata dal Cineclub Fratelli Marx che si inaugura stasera negli spazi all'aperto dell'Ex Mercato (in via Fioravanti 24) e che andrà avanti tutti i giovedì di luglio.
L'idea della rassegna è di raccogliere un po' di quel cinema caratterizzato dal sentimento POSTamericano, rintracciabile a partire dagli anni della guerra in Vietnam. Alla base c'è la considerazione che, per chi è cresciuto a pane e Hollywood, "essere anti-americani sarebbe impossibile".
Non a caso, infatti, quasi tutti i film in cartellone sono di produzione statunitense. Eppure, ognuno in modi e momenti diversi registra una crisi della rappresentazione "ufficiale" del mito degli Stati Uniti.
Primo titolo in programma THE ATOMIC CAFE' di Kevin Rafferty (preceduto dal corto 8 a due di Alessandro Chiarini).
Questa dei cortometraggi è una buona abitudine che si manterrà per tutta la rassegna. Tutti i film sono in pellicola 35 o 16 millimetri.
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