Hope you enjoy el concerto
Ma sono contento per tutta la strada fatta e quella che resta del ritorno, tra i canyon e il deserto, mentre la carovana è in mano al più tranquillo dei cow-boy e io ho in tasca solo pochi spicci, sono contento anche per i compari addormentati ubriachi sul sedile posteriore della cadillac che puzza di birra rovesciata e giornali vecchi, le trombe di marcia dei mariachi ancora nelle orecchie e il sapore di tequila ancora a schioccare sulla lingua, lampadine gialle rosse e verdi appese al filo della fiera di paese e le ragazze che aspettavano un fandango a lato del palco, sono contento per il sorriso elegante di John "Autofocus" Convertino ("Italy is the best") e per i peperoncini infuocati di Joey Burns, per i loro tempi dispari e le ballate che fanno ombra, per i waltz pestati sulle assi di legno, per la Love will tear us apart che non hanno suonato (giuro) e per l'impetuosa Alone again or che invece hanno scagliato contro la sabbia di questo vento, sono contento per la tela blu dei miei calzoni, per la polvere sui miei stivali e sui miei speroni consumati, sono contento per il figlio nato al carpentiere e per la chiesa nuova che hanno costruito, per la ferrovia che finalmente è arrivata e anche per la mia Morena che ha voluto prenderla per scappare via da me, per la radio quando passa la voce di Stevie Nicks, per il veleno dei serpenti e i sentieri dei coyote, sono contento per questo mare che guardo accogliere il più limpido dei tramonti, e penso che quando non ci sarà più posto per me in questa dannata terra di California seguirò la strada della costa e scenderò oltre le baracche della frontiera, fino al cuore del Mexico.
Calexico, live in Padova, 6 luglio 2003
Buon lunedì a tutti quanti e, ovunque siate, ricordate che siete discendenti di pionieri.
Ma sono contento per tutta la strada fatta e quella che resta del ritorno, tra i canyon e il deserto, mentre la carovana è in mano al più tranquillo dei cow-boy e io ho in tasca solo pochi spicci, sono contento anche per i compari addormentati ubriachi sul sedile posteriore della cadillac che puzza di birra rovesciata e giornali vecchi, le trombe di marcia dei mariachi ancora nelle orecchie e il sapore di tequila ancora a schioccare sulla lingua, lampadine gialle rosse e verdi appese al filo della fiera di paese e le ragazze che aspettavano un fandango a lato del palco, sono contento per il sorriso elegante di John "Autofocus" Convertino ("Italy is the best") e per i peperoncini infuocati di Joey Burns, per i loro tempi dispari e le ballate che fanno ombra, per i waltz pestati sulle assi di legno, per la Love will tear us apart che non hanno suonato (giuro) e per l'impetuosa Alone again or che invece hanno scagliato contro la sabbia di questo vento, sono contento per la tela blu dei miei calzoni, per la polvere sui miei stivali e sui miei speroni consumati, sono contento per il figlio nato al carpentiere e per la chiesa nuova che hanno costruito, per la ferrovia che finalmente è arrivata e anche per la mia Morena che ha voluto prenderla per scappare via da me, per la radio quando passa la voce di Stevie Nicks, per il veleno dei serpenti e i sentieri dei coyote, sono contento per questo mare che guardo accogliere il più limpido dei tramonti, e penso che quando non ci sarà più posto per me in questa dannata terra di California seguirò la strada della costa e scenderò oltre le baracche della frontiera, fino al cuore del Mexico.
Calexico, live in Padova, 6 luglio 2003
Buon lunedì a tutti quanti e, ovunque siate, ricordate che siete discendenti di pionieri.
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