Tartine Pop
Il Simulatore di Cultura creato da Leonardo funziona davvero!
Lo ha utilizzato anche Razione K (trasmissione di Radio3 per la quale l'aggettivo "geniale" non è sprecato) che sabato scorso ha dedicato la puntata alla leggerezza e non ha potuto fare a meno di citare "eeeh: la leggerezza di Calvino...".
La scorsa puntata però mi interessava anche perché si è parlato di Andy Warhol (prima o poi doveva succedere, dato che la trasmissione si volge in una specie di surreale supermercato giungla), e io proprio qualche giorno prima, spulciando nelle solite librerie piene di Remainders, avevo pescato La filosofia di Andy Warhol (autore lo stesso Warhol). Adoro queste coincidenze.
Il testo del 1975 portava originariamente come sottotitolo "From A to B and back again", dove si intuisce che B è tutto ciò che non è A, essendo A = l'egocentrico Andy. Purtroppo il sottotitolo è scomparso dal frontespizio della traduzione italiana (almeno nella mia edizione Costa & Nolan: in giro se ne trova anche una Bompiani, ma non ho controllato).
È un peccato, perché aiuterebbe a capire da subito che si tratta di un testo divertentissimo, che non dovrebbe interessare solo studenti di storia dell'arte. Date un'occhiata ai capitoli su amore, sesso, soldi e fama (anche se qualcuno troverà poco sorprendente il fatto che il capitolo sulla bellezza contenga molte cose insopportabili)
Inoltre, La filosofia di Andy Warhol mi ha fatto scoprire la probabile origine del nome delle Pop Tarts, band feticcio un tempo accasata presso la berlinese Bungalow (a meno che il riferimento non fosse alle omonime merendine Kellogg's).
Dal loro album capolavoro Woman Is the Fuehrer of the World era tratta "I Turn My Radio On", sigla di un programma di culto su RadioCittà103 :-)
Peccato che io abbia perso tutti gli mp3 sul vecchio computer: Fabio me le presterà ancora?
Il Simulatore di Cultura creato da Leonardo funziona davvero!
Lo ha utilizzato anche Razione K (trasmissione di Radio3 per la quale l'aggettivo "geniale" non è sprecato) che sabato scorso ha dedicato la puntata alla leggerezza e non ha potuto fare a meno di citare "eeeh: la leggerezza di Calvino...".
La scorsa puntata però mi interessava anche perché si è parlato di Andy Warhol (prima o poi doveva succedere, dato che la trasmissione si volge in una specie di surreale supermercato giungla), e io proprio qualche giorno prima, spulciando nelle solite librerie piene di Remainders, avevo pescato La filosofia di Andy Warhol (autore lo stesso Warhol). Adoro queste coincidenze.
Il testo del 1975 portava originariamente come sottotitolo "From A to B and back again", dove si intuisce che B è tutto ciò che non è A, essendo A = l'egocentrico Andy. Purtroppo il sottotitolo è scomparso dal frontespizio della traduzione italiana (almeno nella mia edizione Costa & Nolan: in giro se ne trova anche una Bompiani, ma non ho controllato).
È un peccato, perché aiuterebbe a capire da subito che si tratta di un testo divertentissimo, che non dovrebbe interessare solo studenti di storia dell'arte. Date un'occhiata ai capitoli su amore, sesso, soldi e fama (anche se qualcuno troverà poco sorprendente il fatto che il capitolo sulla bellezza contenga molte cose insopportabili)
Inoltre, La filosofia di Andy Warhol mi ha fatto scoprire la probabile origine del nome delle Pop Tarts, band feticcio un tempo accasata presso la berlinese Bungalow (a meno che il riferimento non fosse alle omonime merendine Kellogg's).
Dal loro album capolavoro Woman Is the Fuehrer of the World era tratta "I Turn My Radio On", sigla di un programma di culto su RadioCittà103 :-)
Peccato che io abbia perso tutti gli mp3 sul vecchio computer: Fabio me le presterà ancora?
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