"Sardine, sardine, a colazione, a pranzo e a cena..."

Inconvenienti che capitano mentre ascolti il disco dei Dat Politics:
- se il volume è alto, hai sempre l’impressione che ti stia squillando il cellulare;
- non è possibile saltare le tracce. Se dopo cinque minuti di "rumori" senza capo né coda decidi di arrenderti ti rimane sempre il dubbio che potresti perderti qualcosa di imprevedibile;
- se lo ascolti al computer i colleghi d’ufficio credono che tu abbia installato uno di quei simulatori di videogiochi da bar anni Ottanta.

Comunque bella serata: alla mediamente affollata e phighettissima Scuderia i Dat Politics non c’entravano niente (applaudivamo in venti), i cori che da qualche tavolo si levavano tipo "Dottore, Dottore, Dottore del buco del..." invece si inserivano sulle trame sonore del trio francese come se niente fosse.
Dal vivo sono stati meno cazzoni che su disco, preminente la battuta dritta, spesso e volentieri anche bella martellona (techno-ludica?)
Loro belli in maglietta, molto semplici, l’eleganza si riconosce dal dettaglio, tipo quell’adesivo con cerotto sul laptop bardato da combattimento.
Piacevole scoperta, ma il voto non va oltre il 6 e mezzo: se si impegnassero di più potrebbero insidiare gente come Stereo Total?

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