Contro la "musica per i mesi del letargo", come la chiamano acutamente a Dispenser, oggi pomeriggio ho sconfitto le influenze maligne dei neon e le subdole radiazioni dei computer con l'ultimo album dei Liars.
Era da un po' che Ginka mi aveva passato (fate un bel respiro) They Threw Us All in a Trench and Stuck a Monument on Top, ma non si può certo dire che il suono di Angus Andrew e soci sia facilmente abbordabile (ho controllato: stavolta anche la recensione di Pitchfork e di NME sono concordi).
E così era rimasto in mezzo ai Wire e ai Chameleons recuperati come promesso, sotto l'immancabile doppia compilation Morr (con questa pioggia, poi) e in coda al tornado Libertines.
Ma oggi Mr. you're on fire Mr. martella dannatemente bene, e ti agiti con We Live NE of Compton, e ti vengono voglie psicotiche, soprattutto nel pezzo finale, capolavoro di rabbia, scazzi e birra This dust makes that mud. Poco più di trenta (30) minuti appena di una bellezza assolutamente violenta. Certe volte ci vuole.
Sconsiglio l'ascolto con le cuffie in ufficio.
Era da un po' che Ginka mi aveva passato (fate un bel respiro) They Threw Us All in a Trench and Stuck a Monument on Top, ma non si può certo dire che il suono di Angus Andrew e soci sia facilmente abbordabile (ho controllato: stavolta anche la recensione di Pitchfork e di NME sono concordi).
E così era rimasto in mezzo ai Wire e ai Chameleons recuperati come promesso, sotto l'immancabile doppia compilation Morr (con questa pioggia, poi) e in coda al tornado Libertines.
Ma oggi Mr. you're on fire Mr. martella dannatemente bene, e ti agiti con We Live NE of Compton, e ti vengono voglie psicotiche, soprattutto nel pezzo finale, capolavoro di rabbia, scazzi e birra This dust makes that mud. Poco più di trenta (30) minuti appena di una bellezza assolutamente violenta. Certe volte ci vuole.
Sconsiglio l'ascolto con le cuffie in ufficio.
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