polaroid fuse
- C’è quest’idea che gira nella redazione di Polaroid da un po’ di tempo: una guida turistica radiofonica. Cioè una guida che ti dice quali sono le radio da ascoltare nei vari luoghi.
Ad esempio, se progettiamo di andare in Portogallo in macchina, su quali frequenze di quali città dobbiamo girare l’autoradio, a quali ore ecc.
Qualcuno avrebbe voglia di sovvenzionare il progetto? Noi ci mettiamo il mezzo :-)
- Oggi, mentre facevo il mio solito lavoro (otto ore di copy&paste), mi sono detto che in fondo l'epoca di post adolescenza che sto attraversando (e che si presume durerà almeno un altro decennio), permeata di un disagio imprecisabile, colorata da improvvise folate di emozioni e farcita di un’autoironia senza presa e malinconica, in realtà è solo una fase di adattamento, un passaggio in cui si deve comprendere più o meno lentamente che ciò che ci si aspetta da noi è soltanto efficienza (o una sua parvenza), mentre il momento per realizzarsi si è concluso poco sotto i venti. Siamo o non siamo l’animale di questo pianeta che impiega più tempo a svezzarsi?
- Credo che La Laura abbia ragione: ormai non parlo più con nessuno se non per mettermi d’accordo per qualcosa: appuntamenti, scadenze, incontri, spostamenti.
Sempre altro, più avanti, rincorrendo niente.
Una fondamentale mancanza di immaginazione, un vuoto di argomenti: altro che content editor.
È come perdere tempo in anticipo.
- C’è quest’idea che gira nella redazione di Polaroid da un po’ di tempo: una guida turistica radiofonica. Cioè una guida che ti dice quali sono le radio da ascoltare nei vari luoghi.
Ad esempio, se progettiamo di andare in Portogallo in macchina, su quali frequenze di quali città dobbiamo girare l’autoradio, a quali ore ecc.
Qualcuno avrebbe voglia di sovvenzionare il progetto? Noi ci mettiamo il mezzo :-)
- Oggi, mentre facevo il mio solito lavoro (otto ore di copy&paste), mi sono detto che in fondo l'epoca di post adolescenza che sto attraversando (e che si presume durerà almeno un altro decennio), permeata di un disagio imprecisabile, colorata da improvvise folate di emozioni e farcita di un’autoironia senza presa e malinconica, in realtà è solo una fase di adattamento, un passaggio in cui si deve comprendere più o meno lentamente che ciò che ci si aspetta da noi è soltanto efficienza (o una sua parvenza), mentre il momento per realizzarsi si è concluso poco sotto i venti. Siamo o non siamo l’animale di questo pianeta che impiega più tempo a svezzarsi?
- Credo che La Laura abbia ragione: ormai non parlo più con nessuno se non per mettermi d’accordo per qualcosa: appuntamenti, scadenze, incontri, spostamenti.
Sempre altro, più avanti, rincorrendo niente.
Una fondamentale mancanza di immaginazione, un vuoto di argomenti: altro che content editor.
È come perdere tempo in anticipo.
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